Eco Del Cinema

La prima linea – Recensione

Gli anni di piombo e il gruppo di sinistra estrema, Prima Linea, rivivono sullo schermo grazie all’interpretazione magistrale di Giovanna Mezzogiorno e Riccardo Scamarcio

Regia: Renato De Maria – Cast: Giovanna Mezzogiorno, Riccardo Scamarcio, Fabrizio Rongione, Lino Guanciale – Genere: Drammatico, colore, 96 minuti – Produzione: Italia, 2009 – Distribuzione: Lucky Red – Data di uscita: 20 novembre 2009.

la-prima-linea“La prima linea” di Renato De Maria è il racconto duro, asciutto, pungente, della genesi e dell’evoluzione dell’omonimo gruppo terroristico, fino all’utilizzo della lotta armata come forma di promulgazione dei propri ideali, la conseguente scia di sangue, i processi, il carcere.

Il racconto è fatto attraverso i ricordi di Sergio Segio, nel giorno in cui mette in atto l’azione con la quale lui ed i suoi compagni liberano dal carcere di Rovigo quattro detenute, una delle quali è Susanna Ronconi, la donna che ama, e con la quale, fino a due anni prima, aveva condiviso gli ideali e le scelte efferate del gruppo.

La pellicola tenta di farci fare i conti con un passato recente del nostro paese, ancora troppo doloroso, avendo la dote di evitare ogni forma di comprensione o giustificazione della spirale di violenza, ed allo stesso tempo mostrando le vite di questi giovani ragazzi che, fino a quando non hanno imbracciato le armi, godevano di molti consensi nella classe operaia. Ma pian piano, la vita in perenne solitudine genera un completo scollamento tra loro ed il mondo reale, a tal punto da non vedere le loro vittime come uomini, padri, mariti, ma solo simboli della funzione che rappresentano per lo stato, quello stato ingiusto e non curante dei lavoratori che vogliono combattere, nella speranza di un mondo migliore per tutti.

Le ingiustizie del nostro paese rimangono ancora tante, sarà possibile un vero progresso civile quando ciascuno sarà aperto alle esigenze degli altri, solo allora, quando raggiungeremo questa maturità individuale, saremo in grado di portare avanti una classe dirigente degna di essere chiamata tale. La Mezzogiorno ha interpretato la Ronconi in modo perfetto, e Scamarcio è un Segio credibilissimo.

Maria Grazia Bosu

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