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La migliore offerta – Recensione

  • Titolo originale: The Best Offer
  • Regia: Giuseppe Tornatore
  • Cast: Geoffrey Rush, Jim Sturgess, Donald Sutherland, Sylvia Hoeks
  • Genere: Drammatico, colore, 124 minuti
  • Produzione: Italia, 2012
  • Distribuzione: Warner Bros
  • Data di uscita: martedì 1 gennaio 2013

Questa di Tornatore è di sicuro un’offerta imperdibile, “La migliore offerta” per chi ama il cinema, le belle storie e i grandi attori, fra i quali spicca un Geoffrey Rush in stato di grazia

“La Migliore Offerta”, Tornatore e l’amore per il cinema

la-migliore-offertaGiuseppe Tornatore torna dietro la macchina da presa dopo il successo di “Bàaria” e il documentario “L’ultimo Gattopardo: ritratto di Goffredo Lombardo”, con una bella storia, nata delle ceneri di due diversi soggetti ai quali lavorava da tempo, che nella fusione hanno trovato vitalità e risoluzione narrativa.
Il racconto è ambientato nella Mitteleuropa, ed ha per protagonista un battitore d’asta, Virgil Oldman, un uomo colto, ricco, intelligente e completamente solo, per la sua paura, quasi maniacale, del contatto con gli altri. Virgil, interpretato in maniera strepitosa dal premio Oscar Geoffrey Rush, stravolge le sue abitudini di una vita quando s’impegna nel curare la vendita dei beni di una giovane donna con la quale ha solo contatti telefonici, Claire, l’affascinante e talentuosa Sylvia Hoeks.

Man mano che procede con la catalogazione e la valutazione dei beni assistiamo al suo mutare interiore, alla messa in discussione delle scelte di una vita, che lo vedono per la prima volta quasi indifeso di fronte al mondo che lo circonda e all’evolversi delle vicende dalle quali si sente travolto.
Non essendo abituato a relazionarsi col genere umano Virgil, saltato il guado, perde la corazza protettiva nella quale si era rinchiuso per un’intera vita, ma si ritrova spaurito, impreparato ai rapporti affettivi, assalito da incertezze più consone ad un adolescente, che si sta affacciando per la prima volta alla vita.
Accanto a lui Billy, cui presta il volto il sempre eccellente Donald Sutherland, l’unica persona con la quale ha dei rapporti amichevoli, e Robert, un giovane tecnico al quale si rivolge quando ha a che fare con antichi meccanismi, l’impegnatissimo Jim Sturgess (“Cloud Atlas”, “Upside Down”, “One Day”, “21 – A Las Vegas puoi essere chiunque”), coi quali condivide queste nuove emozioni, abbandonando l’usuale ritrosia.

  Una storia dal ritmo incalzante ricca di temi cari a Tornatore

Con “La migliore offerta” Tornatore ripropone temi a lui cari, disseminati qua e là in tutte le sue pellicole, come la paura degli spazi aperti, che riporta alla mente il bellissimo “La leggenda del pianista sull’oceano”, o l’amore per il collezionare, inteso non tanto quanto desiderio di possesso ma piuttosto come un continuo rievocare emozioni.

La collezione privata di dipinti femminili di Virgil è emozionante quanto la ‘collezione’ di fotogrammi di “Nuovo cinema paradiso”, entrambe le ‘raccolte’ sono un atto d’amore per l’arte, per la bellezza, e per i sentimenti che queste suscitano in chi osserva.
In un fondersi di sentimenti e mistero la storia procede con ritmo incalzante, alternando momenti di alta tensione, propri di un thriller, a momenti più romantici, in cui traspaiono un certo elogio per l’arte, quale veicolatore del bello, e l’eterna dicotomia tra verità e finzione che accompagnano molti lavori del regista.
Coprotagonista a pieno titolo del film è la colonna sonora di Ennio Morricone, all’ennesimo duetto con Tornatore. Per quanto sembri impossibile, il ‘maestro’ col passare degli anni affina la già inarrivabile eccellenza del suo talento creativo, non smettendo di stupire lo spettatore.
Tornatore ha il pregio di proporre sempre storie nuove, mai banali, capaci di incuriosire e stimolare la fantasia in chi guarda, che non può non essere avvolto dal fiume di sentimenti contrastanti che le sue pellicole inducono.
“La migliore offerta” ricorda al mondo del cinema che, per quanto la crisi avvolga l’ambiente, il talento e la creatività non conoscono recessione, e continuano a lavorare per arricchire la nostra anima e la nostra mente, come solo l’arte, quella con la a maiuscola sa fare.
Consigliamo il film a tutti coloro che hanno bisogno di una boccata d’ossigeno in questo periodo in cui spesso siamo costretti a vivere in apnea.
Maria Grazia Bosu

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