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Io sono con te – Recensione

Il regista Guido Chiesa si lancia nell’impresa di raccontare la storia di Maria e Giuseppe, i genitori di Gesù, soffermandosi sulla forza della figura della madre

Regia: Guido Chiesa – Cast: Nadia Khlifi, Rabeb Srairi, Mustapha Benstiti, Ahmed Hafiene, Mohamed Idoudi, Fabrizio Gifuni – Genere: Drammatico, colore, 102 minuti – Produzione: Italia, 2010 – Distribuzione: Bolero – Data di uscita: 19 novembre 2010.

io-sono-con-teEsistono diverse pellicole sulla vita di Gesù, ma ce ne sono davvero poche che si soffermano sui genitori, Maria e Giuseppe. Tra questi ricorderete l’italiano “Per amore, solo per amore” di Giovanni Veronesi del 1993, che racconta la storia di Giuseppe, di cui poco si parla anche nella Bibbia.

Guido Chiesa (“Il partigiano Johnny”, 2000) presenta in concorso al Festival del Film di Roma “Io sono con te”, un nuovo ed interessante spunto di riflessione su Maria. Pur basandosi sui Vangeli, con qualche riferimento anche a quelli apocrifi, il regista e la sceneggiatrice Nicoletta Micheli sono partiti dall’idea di Maria come madre e si sono chiesti cosa avesse concretamente di speciale questa ragazza da renderla genitrice di un Dio in terra.

Perché è stata scelta? Da qui la storia, scevra di angeli o miracoli, ma forse più vicina possibile ad una vicenda vera, concreta. Maria è praticamente una bambina quando rimane miracolosamente incinta e va in sposa a Giuseppe, un uomo dal cuore d’oro, vedovo con due figli. Lei è diversa, ha una ‘grazia’ interiore che la distingue da tutti, vive seguendo suoi principi personali di amore e rispetto che spesso differiscono dalla tradizione fortemente patriarcale in cui è immersa. Decide lei come educare il piccolo Gesù, come amare Giuseppe, come obbedire alle leggi divine. È una donna forte, determinata e completamente fiduciosa nei confronti di questo figlio così speciale.

Nel film Maria, spesso vista dalla tradizione come una figura quasi passiva, assume precise caratteristiche, un esempio concreto e positivo di quanto il ruolo materno sia decisivo per lo sviluppo mentale e psicologico dei figli.

“Io sono con te” segue la storia, quindi, dal concepimento, che viene descritto come qualcosa sì di speciale, ma anche di assolutamente naturale, fino alla prima adolescenza di Gesù, in particolare all’episodio del Tempio. È qui che Maria capisce che Gesù è destinato a qualcosa più grande di lei e ne accetta totalmente il destino. Il film è stato girato in Tunisia, con attori locali, spesso non professionisti, ma con la grande capacità di rendere tutto molto realistico. Lo scenario arcaico, il paesaggio rude, le tradizioni millenarie fanno apparire ancora più sorprendente la storia di questa madre e del suo grande figlio.

Domenica Quartuccio

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