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Il truffacuori – Recensione

Un autentico gioiellino francese diretto da Pascal Chaumeil alla sua prima regia

(L’arnacoeur) Regia: Pascal Chaumeil – Cast: Romain Duris, Vanessa Paradis, Julie Ferrier, François Damiens, Helena Noguerra, Andrew Lincoln, Jacques Frantz, Amandine Dewasmes, Jean-Yves Lafesse, Jean-Marie Paris – Genere: Commedia, colore, 105 minuti – Produzione: Francia, Principato di Monaco, 2010 – Distribuzione: Lucky Red – Data di uscita: 11 febbraio 2011.

truffacuoriFinalmente una commedia romantica e scanzonata, che fa recuperare fiato al genere tanto preso di mira negli ultimi tempi. A regalarcela è proprio la Francia, la patria del cinema d’altri tempi.

“Il Truffacuori” è una pellicola divertente, diretta dall’esordiente Pascal Chaumeil, che racchiude in sé tutti i canoni della commedia sofisticata. Essendo arricchita con la giusta dose di azione, Chaumeil riesce a modernizzare la sostanza, rendendola avvincente e travolgente, tanto da aver sbancato il botteghino francese con oltre 20 milioni di euro e 3 milioni di spettatori!

Alex Lippi (Romain Duris già visto nel famoso “L’appartamento spagnolo”) ha un lavoro davvero insolito: il suo mestiere consiste nel sabotare coppie per conto di amici e parenti convinti che la lei in questione abbia un compagno mal assortito e meriti di meglio. Il metodo per riuscire nelle sue “pratiche” è il più antico e funzionale del mondo: la seduzione! In qualche settimana, in cambio di uno stipendio all’altezza della sua reputazione, Alex s’impegna a trasformare qualsiasi marito, fidanzato e compagno in un ricordo. Il suo ultimo incarico, però sarà galeotto, portandolo a conoscere Juliette (Vanessa Paradis), un’affascinante ereditiera prossima alle nozze. Ad aiutare ed affiancare il “latin lover” ci sono due spalle comiche d’eccellenza: la sorella Melanie e il cognato Marc (Julie Ferrier e François Damiens) , che si renderanno protagonisti di esilaranti gag comiche.

La pellicola ci offre tanta passione e davvero molte scene divertenti, in un susseguirsi frizzante e brioso, che fa scorrere il film in maniera estremamente piacevole senza cadere mai nel volgare.

Accompagnato da una sceneggiatura semplice, (con qualche piccola imprecisione tecnica, sulla quale però si passa sopra volentieri), “Il Truffacuori” è la riprova del fatto che, per far ridere, per fortuna, non si ha bisogno necessariamente di battute scadenti e fuori luogo.

Sonia Serafini

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