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Il segreto dei suoi occhi – Recensione

 

  • Titolo originale: Secret in Their Eyes
  • Regia: Billy Ray
  • Cast: Julia Roberts, Nicole Kidman, Chiwetel Ejiofor, Michael Kelly, Dean Norris, Lyndon Smith, Zoe Graham, Joe Cole, Don Harvey, Stephanie McIntyre, Ross Partridge
  • Genere: Thriller
  • Produzione: USA 2015
  • Distribuzione: Good Films
  • Data di uscita: 12 Novembre 2015

“Il segreto dei suoi occhi”: cast stellare per un remake di lusso

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Come la storia del cinema insegna, a Hollywood è irrefrenabile l’impulso del ‘rifacimento’, così, nonostante gli innumerevoli copioni che affollano le scrivanie delle majors, sovente si investono soldi per pellicole ‘clone’, che nella maggior parte dei casi ostacolano la diffusione nelle sale americane della versione originale.

“Il segreto dei suoi occhi” è il remake di lusso, dato il cast stellare e i soldi investiti per la sua realizzazione, dell’argentino “El Secreto de sus Ojos”, di Juan José Campanella, vincitore nel 2010 dell’Oscar come Miglior Film Straniero. Il film, che ha per protagonista uno straordinario Ricardo Darin, a sua volta ha tratto linfa vitale dall’omonimo romanzo di Eduardo A. Sacheri.

Seppur non comprendiamo la necessità di riadattare un film già eccellente, che ha avuto un suo spazio nel mercato degli States, dobbiamo ammettere che la pellicola americana è proprio ben fatta.

“Il segreto dei suoi occhi”: in un’America post 11 settembre c’è poco spazio per i drammi personali, la ragion di stato spazza via regole e giustizia

Il prolifico sceneggiatore Billy Ray (“Hunger Games”) riscrive lo script, adattando il racconto alla location statunitense scelta come teatro delle vicende, Los Angeles, e spostando l’origine dell’arco temporale dal 1974 a un 2002 post-11 settembre, che ben si presta all’innesto nelle vicende del tema della ‘ragion di stato’, in nome della quale vengono trasgredite le regole e dimenticato il buon senso .

All’interno di una task-force dell’antiterrorismo, all’epoca impegnata nella sorveglianza di una moschea per scovare eventuali cellule dormienti, si consuma un dramma personale quando viene trovato il cadavere della figlia di uno degli investigatori, Jess, che ha le fattezze di una Julia Roberts sciupata come  mai nella finzione scenica ci era capitato di vedere.

La tragedia romperà per sempre gli equilibri della squadra, e segnerà la vita dei protagonisti delle vicende, trasportandoci dal 2002 ai nostri giorni.

“Il segreto dei suoi occhi”:  un racconto coinvolgente che unisce all’indagine investigativa una discreta  analisi emotiva dei personaggi

Billy Ray, che per l’occasione torna dietro alla macchina da presa per la terza volta, costruisce un film dal ritmo sostenuto, con una costante escalation delle vicende dei personaggi che, grazie a un uso intelligente del flash back, mostra pian piano allo spettatore, che vive il presente dei protagonisti, il loro tormentato passato.

La pellicola di Ray non ha momenti di stacco, i suoi 108 minuti sono intensi, grazie anche a un cast d’eccezione col quale difficilmente si può far male. Se la già citata Julia Roberts e Nicole Kidman regalano  un’interpretazione eccellente, a svettare fra tutti è Chiwetel Ejiofor: il protagonista di “12 anni schiavo” buca lo schermo col suo Ray, del quale riesce a dare intense sfumature emozionali.

Il regista non lascia niente al caso, aiutato da una fotografia cupa che rispecchia la tensione emotiva dei personaggi, con la macchina da presa ci allontana e ci avvicina al cuore dei protagonisti, arricchendo il già intricato ordito ‘crime’, fino al picco drammatico finale.

Il remake americano perde forse la freschezza della pellicola argentina, la ragion di stato deresponsabilizza in parte i singoli, e la lotta del singolo investigatore contro le alte sfere non è una new entry nelle pellicole di genere, eppure il film funziona comunque, è godibile.

Impossibile non chiederci cosa siamo disposti a fare per avere giustizia, o vendetta, quando il dolore ci travolge.

Maria Grazia Bosu

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