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Il segnato – Recensione

Voglia di horror? Allora scegliete un altro film!

(Paranormal Activity: The Marked Ones) Regia: Christopher B. Landon – Cast: Richard Cabral, Carlos Pratts, David Fernandez Jr., Jorge Diaz, Kimberly Ables Jindra – Genere: Horror, colore, 84 minuti – Produzione: USA, 2014 – Distribuzione: Universal Pictures – Data di uscita: 30 gennaio 2014.

ilsegnato-locandina“Paranormal Activity” arriva al quinto capitolo e lo fa allontanandosi in maniera più marcata dalle pellicole precedenti (meno male si pensa prima di vederlo!). Questa volta, non si tratta della storia di una persecuzione demoniaca ma di una vera e propria possessione. A farne le spese è Jessy. L’adolescente latino-americano si sveglia una mattina con un inspiegabile segno di morso sul braccio e, da quel momento, acquisisce poteri straordinari che gli concedono qualche momento di celebrità con gli amici e poi lo gettano tra le grinfie di forze oscure.

Certo il successo straordinario di una saga che, partita con un budget ridotto di 15.000 dollari, ha raggiunto al botteghino cifre straordinarie può sembrare un buon motivo per proseguire la storia all’infinito. Ma, il rischio di creare meccanismi ripetitivi e alla lunga stancanti è sempre dietro l’angolo. Infatti, “Il segnato” non riesce a evitarlo. Come i precedenti episodi, il lavoro di Christopher Landon sembra una pellicola amatoriale, tutto ciò che vediamo è filtrato dalla telecamera di un amico di Jessy, Hector, che in maniera quasi ossessiva oltre che inverosimile, si porta dietro lo strumento in ogni dove. Peccato che questa volta, la tecnica registica sia stata accentuata a tal punto da far venire mal di testa e da creare un parallelo direttissimo con “The Blair Witch Project – Il mistero della strega di Blair” che toglie un punto all’originalità (nemmeno tanto straordinaria) della storia.

Non è che il plot riesca a risollevare poi tanto le sorti di questo lavoro. Tranne che per la continuità data dalla regia (fastidiosa!), “Il Segnato” è inspiegabilmente una pellicola divisa a metà. La prima parte, la più riuscita ma anche troppo lunga per essere un preambolo alla possessione, introduce una vena spassosa, alimentata dagli scherzi dei tre amici adolescenti, e spinge a domandarsi se l’intento non sia quello di parodiare il genere horror. La seconda che dovrebbe essere ‘seria’ e dare spazio alle oscure forze del male frustra ogni aspettativa di paura e adrenalina, lasciando a bocca asciutta lo spettatore che si immagina di vedere all’opera chissà quali orrori. Con tutte le cose che passano oggi in rete, in tv e al cinema, Landon non avrà mica pensato che sarebbero bastati uno strano omicidio, un vecchio gioco che diventa portavoce di un demone, qualche apparizione improvvisa e porte che cigolano a suscitare il terrore tanto sperato! Tanto più quando il film propina anche scene ridicole: suvvia chi mai potrebbe pensare di affrontare un gruppo di streghe indemoniate armato solo di fucile?!

Insomma nulla di nuovo sotto il sole, o meglio, nelle tenebre infestate del genere horror. “Il segnato” accenna finalmente a qualche elemento di novità nella trama trita e ritrita degli innumerevoli episodi di “Paranormal Activity”, ma non ha mordente, non stupisce, non diverte fino in fondo e nemmeno fa paura. Insomma è solo un nuovo mal riuscito capitolo di una saga sopravvalutata.

Valeria Gaetano

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