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Il responsabile delle risorse umane – Recensione

Dal romanzo di A. Yehoshua, un film che ci costruisce come un viaggio del protagonista all’interno della propria anima, per ritrovare la parte migliore di sé

(The Mission of the Human Resources Manager) Regia: Eran Riklis – Cast: Mark Ivanir, Guri Alfi, Julian Negulesco, Rozina Cambos, Bogdan Stanoevitch, Noah Silver – Genere: Drammatico, colore, 103 minuti – Produzione: Israele, Germania, Francia, 2010 – Distribuzione: Sacher – Data di uscita: 3 dicembre 2010.

il-responsabile-delle-risorse-umaneIl responsabile delle risorse umane (Mark Ivanir) di uno dei più famosi panifici di Gerusalemme viene coinvolto in un caso molto delicato che potrebbe avere delle gravi ripercussioni sull’azienda: in un feroce attentato viene uccisa una giovane donna rimasta senza identità che aveva addosso solo la busta paga del panificio. L’azienda non si è accorta della sua assenza ed è accusata dalla stampa di crudele mancanza di umanità.

Tocca proprio all’addetto al recruiting rimediare al danno di immagine: parte così in missione per riportare il corpo a casa, in Romania, dalla famiglia. Come spesso accade nei film, il viaggio è sempre visto come una metafora: tra le lande desolate della Romania, il protagonista compirà un tortuoso e difficile percorso interiore che lo farà diventare una persona migliore, più sensibile ed attenta ai bisogni delle persone che lo circondano, in primis la figlia e l’ex-moglie.

Tratto dall’omonimo libro dello scrittore Abraham B. Yehoshua, “Il responsabile delle risorse umane” è diretto da Eran Riklis (“Il giardino di limoni”, 2008), che si è appassionato a questo personaggio letterario proprio per la sua missione: quella di trovare se stesso. Benché imposta dal suo capo, a poco a poco essa gli entra dentro, diventando qualcosa di più intimo ed emotivo, che gli permetterà di capire la vita attraverso la morte, facendogli trovare un senso alla condizione umana. Il film, candidato agli Oscar 2011 per Israele, ha vinto in casa numerosi premi: Miglior Regia, Miglior Sceneggiatura, Miglior Attrice non Protagonista e Miglior Colonna Sonora.

Domenica Quartuccio

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