Un sontuoso adattamento dal tocco operistico del noto romanzo portoghese
(Os Maias – (alcun) episodios da vida romantica) Regia: Joao Botelho – Cast: Graciano Dias, Maria Flor, Pedro Inês, Hugo Amaro – Genere: Drammatico, colore, 135 minuti – Produzione: Portogallo, 2014.
La tragedia e la commedia nella vita di Carlos iniziano, proseguono e finiscono come la tragedia e la commedia del Portogallo. In compagnia del suo caro amico João da Eça, presunto scrittore talentuoso, Carlos conduce un’oziosa esistenza da dottore aristocratico. Passa il suo tempo a divertirsi tra amici e amanti, beandosi nel dolce far niente. Finché non si innamora. Una passione vertiginosa che dà nuova luce a un’esistenza fino a quel momento triste, ma che conduce a un nuovo e più profondo abisso…
Joao Botelho torna a dirigere con un pellicola che si configura come un sontuoso affresco della vita portoghese attraverso l’adattamento cinematografico di una delle opere più note dello scrittore José Maria Eça de Queirós. In questa storia fatta di intrighi, poesie, divertimenti e passioni, sullo sfondo della storia del Portogallo, Botelho segue le vicende in maniera asciutta e precisa dando il maggior peso della buona riuscita agli attori che recitano in maniera teatrale e altisonante.
Anche la scenografia è ridotta al minimo con il solo uso di ambienti interni e fondali dipinti per gli esterni. Sebbene la scelta sia molto vicina alla tradizione teatrale e operistica priva purtroppo lo spettatore dei magici paesaggi di Lisbona, dove gran parte della storia si svolge e la cui suggestione e essenza è molto forte. La scelta è spiegabile, oltre che con la motivazione di mantenere a tutti i costi un sapore teatrale, come attuazione della visione personale di cinema del regista, dove tutto urla alla finzione.
Ciò che non è finto sono le sensazioni dello spettatore catturato da questa fiction di qualità e portato alla riflessione sul significato metaforico dell’opera, che, sebbene provenga da un racconto di fine ‘800, ha in sé ancora parecchi elementi attuali, come la situazione sociale e politica del Portogallo, un Paese che viene mostrato chiuso in sé stesso e nella contemplazione di un passato ormai svanito.
“I Maia – Scene di vita romantica” è una pellicola sfarzosa che non deluderà i lettori del libro sebbene avrebbe potuto cercare qualche elemento in più nella sua messa in scena capace di attrarre e interessare un pubblico più ampio.
Miriam Reale
