Il 24 giugno 1965 rappresenta una data storica per la musica italiana e mondiale: i Beatles, la band che ha segnato un’epoca, sbarcarono nel nostro paese per la loro unica esibizione. Questo evento, descritto nel libro “Come Together” di Marino Bartoletti e della fotografa Maria Vittoria Backhaus, ha avuto un impatto profondo sulla scena musicale italiana, segnando un vero e proprio punto di svolta.
L’italia prima dei Beatles
Negli anni ’60, l’Italia viveva un periodo di apparente tranquillità, ma la creatività musicale era limitata. Le canzoni che dominavano le classifiche erano spesso melodiche e tradizionali, come dimostrano i successi di Bobby Solo e Wilma Goich. La musica popolare italiana sembrava stagnante, con pochi artisti in grado di rompere gli schemi. Gino Paoli, Sergio Endrigo e Luigi Tenco rappresentavano delle eccezioni, ma il panorama musicale era per lo più privo di innovazione.
La presenza dei Beatles, con il loro stile rivoluzionario e il loro approccio fresco, si configurava come un vero e proprio “Big Bang“. La band britannica portò in Italia un’energia mai vista prima, risvegliando un pubblico che, fino ad allora, era rimasto in gran parte assopito. L’arrivo dei Beatles non fu solo un evento musicale, ma un cambiamento culturale che avrebbe influenzato generazioni di artisti e fan.
L’impatto culturale dei Beatles
Il concerto dei Beatles a Milano non fu solo un momento di intrattenimento, ma un evento che scatenò reazioni contrastanti. Molti intellettuali dell’epoca non accolsero favorevolmente la band, ritenendola inadeguata per il contesto musicale italiano. La Rai, l’unico canale televisivo nazionale, decise di boicottare l’evento, non trasmettendo né il concerto né alcuna notizia al riguardo. Anche la radio pubblica, che all’epoca deteneva il monopolio delle trasmissioni musicali, ignorò i dischi dei Beatles, privando il pubblico di un’esperienza che avrebbe potuto cambiare la loro percezione della musica.
Tuttavia, il vento stava cambiando. La musica dei Beatles, con le sue sonorità innovative e i testi provocatori, iniziò a farsi strada tra i giovani italiani, che cominciarono a cercare nuove forme di espressione musicale. Questo evento segnò l’inizio di una nuova era, in cui la musica pop e rock avrebbe preso piede, influenzando profondamente la cultura giovanile del paese.
Il libro “Come Together” e la collaborazione con Maria Vittoria Backhaus
Marino Bartoletti, autore del libro “Come Together“, ha voluto rendere omaggio a questo evento storico attraverso una narrazione che unisce parole e immagini. La coautrice, Maria Vittoria Backhaus, ha fornito un contributo fondamentale con le sue fotografie, che catturano l’essenza di quel giorno memorabile. Bartoletti ha confessato che l’ispirazione per scrivere il libro è arrivata proprio dalle immagini di Backhaus, che hanno evocato ricordi e emozioni legate a quell’epoca.
Il libro non solo racconta la storia di quel concerto, ma esplora anche il contesto culturale e musicale dell’Italia degli anni ’60. Attraverso aneddoti e testimonianze, Bartoletti offre un quadro vivido di un’epoca in cui la musica stava per subire una trasformazione radicale.
Un concerto rievocativo al Castello Sforzesco
Per celebrare il 60° anniversario di questo evento storico, stasera al Castello Sforzesco di Milano si svolgerà un concerto speciale. Una band composta da diversi musicisti eseguirà l’intero repertorio del concerto del 1965, accompagnato da una serie di cover dei Beatles. Questo evento rappresenta non solo un tributo alla band, ma anche un’opportunità per le nuove generazioni di riscoprire la musica che ha cambiato il corso della storia.
La celebrazione di questo anniversario sottolinea l’importanza dei Beatles nella cultura musicale italiana e mondiale, un’eredità che continua a vivere e a ispirare artisti e fan di tutte le età.
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