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Hysteria – Recensione

Vi siete mai chiesti come sia nato il più famoso strumento del piacere femminile (e non solo)?

Regia: Tanya Wexler – Cast: Maggie Gyllenhaal, Hugh Dancy, Rupert Everett, Jonathan Pryce, Felicity Jones, Anna Chancellor, Gemma Jones, Tobias Menzies, Kate Linder, David Ryall – Genere: Commedia rosa, colore, 95 minuti – Produzione: Gran Bretagna, 2011 – Distribuzione: Bim – Data di uscita: 24 febbraio 2012.

hysteriaLa regista Tanya Wexler porta in scena la storia della nascita del vibratore. Protagonista della pellicola è la frizzante Maggie – sorella di Jake Gyllenhaal.

Ad affiancare l’attrice premio Oscar un cast di tutto rispetto: Rupert Everett, Hugh Dancy, Gemma Jones, Sheridan Smith, Jonathan Pryce e Ashley Jensen.

La trama si sviluppa sul contenzioso in atto fra i due presunti ideatori di tale arnese. Il film è ambientato nel 1880, anno in cui il dottor Joseph Mortimer Granville (interpretato da Hugh Dancy) realizza un vibratore alimentato ad elettricità.

Nel 1902 viene ufficialmente brevettato e venduto al dettaglio al pari delle normali medicine. Il motivo? Nell’epoca vittoriana era uso comune pensare che per curare le donne in stato di nevrosi acuta e avanzata fosse fondamentale l’utilizzo del vibratore. Ovviamente la lotta femminista, in contrapposizione a tale dogma, assume un aspetto fondamentale nel film, cercando di scrollare di dosso la polvere delle ataviche teorie sull’isteria risalenti addirittura ad Ippocrate.

Tutto questo si traduce in una commedia briosa, divertente, dove il pubblico diventa complice.

Eva Carducci

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