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Hannah Montana: The Movie – Recensione

Dalla celebre serie tv Disney, Hannah Montana approda sugli schermi con una storia educativa e divertente

Regia: Peter Chelsom – Cast: Miley Cyrus, Taylor Swift, Emily Osment, Jason Earles, Mitchel Musso, Lucas Till, Moises Arias, Vanessa Williams, Margo Martindale, Peter Gunn, Melora Hardin, Jared Carter, Beau Billingslea, Katrina Hagger Smith, Rascal Flatts, Barry Bostwick, Taylor Swift, Shawn Carter Peterson, Emily Reaves, Lawrence Bull Jr., Frances Callier, John Will Clay, Jaci Cordell, Michael Cornacchia, Paul Azarian, Tyra Banks, Natalia Dyer, Jack Hoke, Valorie Hubbard, Dani Miura, Jerry Foster, Ashton Gosnell, Adam Gregory – Genere: Commedia, colore, 102 minuti – Produzione: USA, 2009 – Distribuzione: Walt Disney – Data di uscita: 1 maggio 2009.

hannah-montana-the-movieIn “Hannah Montana: The Movie” la famosissima protagonista dell’acclamata serie per bambini Miley Cyrus, si cimenta in una travolgente avventura che la porterà a fare i conti con la sua doppia vita. Quando l’identità di Hannah Montana sta per prendere il sopravvento nella vita della piccola Miley, il saggio papà Billy Ray, decide di far tornare la ragazza alle origini, con un meraviglioso viaggio nel Tennessee dalla nonna.

I due, in quel paese incantato, vivranno emozioni che neanche immaginavano, aiutandosi a vicenda nei momenti più duri, riuscendo ad uscirne con simpatiche battute, canzoni “strimpellate” alla pioggia e il duro lavoro di fattoria; scoprendo cos’è l’amore e l’importanza della sincerità, dell’onestà a tutti i costi, anche quando si rischia di ferire qualcuno a cui si vuole bene, lasciandosi sorprendere dalla vita.

La piccola Miley ritrova così se stessa, aiutando il paese in difficoltà economica con uno sfavillante concerto finale di Hannah, dove ci sarà il colpo di scena che farà palpitare le attesissime fans dell’attrice. Il film è gradevole, simpatico e ritmato, i valori che trasmette sono genuini: quelli di una famiglia unita che si spalleggia a vicenda, che affronta le peripezie della quotidianità, che non lasciano nessuno escluso, che sia una pop star, o una contadina.

La morale lascia un po’ a desiderare, bisognerebbe trasmettere ai bambini che essere se stessi è sempre la miglior cosa, nel bene e nel male… ma è anche vero, seguendo la migliore delle tradizioni greche, che tutti noi abbiamo una maschera con cui ci difendiamo dagli attacchi della vita.

La cosa importante è scindere le due cose, attaccare un chiodo simbolico sulle pareti invisibili della vita, dove poter appendere il nostro scudo e lasciarci andare alla splendida magia di essa, senza difese, pronti a sbagliare e crescere.

Sonia Serafini

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