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Hairspray – Grasso è bello – Recensione

Rifacimento musicale della versione del 1988 targata John Waters

Regia: Adam Shankman – Cast: John Travolta, Nikki Blonsky, Amanda Bynes, Christopher Walken, Zac Efron, Queen Latifah, Michelle Pfeiffer, Brittany Snow, James Marsden, Allison Janney, Nadine Ellis, Jerry Stiller – Genere: Commedia musicale, colore, 117 minuti – Produzione: USA, 2007 – Distribuzione: Moviemax – Data di uscita: 28 settembre 2007.

hairspray-grasso-è-belloIl film del 2007 “Hairspray” è del primo ballerino e coreografo, poi regista, Adam Shankman (“Racconti incantati”, 2008, “Prima o poi mi sposo”, 2001) e interpretato da un divertentissimo John Travolta, con al fianco l’esordiente Nikki Blonsky, e sostenuto da attori del calibro di Christopher Walken, Queen Latifah, e Michelle Pfeiffer.

Era il 1988 quando il “re degli zozzoni” (come venne spesso definito dalla critica), il regista statunitense John Waters, distribuiva al pubblico presente nelle sale per il suo film “Grasso è bello”, un cartoncino, denominato Odorama, sul quale vi erano dei numeri, attraverso la cui sfregatura, in base alla cifra che appariva sullo schermo, era possibile annusare l’odore presente nella sequenza filmica: l’unico inconveniente era che queste fragranze potevano essere di “qualsiasi tipo”.

Rudimentale prototipo del 4D, allora venne considerato di cattivo gusto, ma ultimamente molti registi stanno prendendo in seria considerazione tale opzione. In questo film musicale e tipicamente hollywoodiano, che molti hanno erroneamente definito remake, ma che invece risulta essenzialmente un rifacimento del musical di Broadway del 2002 (vincitrice di otto Tony Awards tra cui Miglior Musical e Miglior Colonna Sonora Originale), siamo ben lontani dalle stravaganze trash e camp, ovvero il kitsch più frenato del regista più irriverente mai esistito, grazie alle quali la Regina Madre Divine (la drug queen Harris Glenn Milstead, attore feticcio e feticista di John Waters), consegnava alla storia del cinema un cult assoluto.

In questo rifacimento, musicalmente divertente, si perde però quel politicamente molto poco corretto che sosteneva la versione originale, nonostante nei titoli si legga il nome proprio di John Waters fra gli sceneggiatori. Ma si sa in questo caso il pretesto per fare un musical per famiglie è dietro l’angolo, se a condurre il gioco sono due “ciccione” dalla vitalità e allegria contagiose.

Gli anni sessanta, con acconciature e vestiti annessi, la determinazione per poter diventare una star di un importante show televisivo, la segregazione razziale anche nel tubo catodico, la paura per tutto ciò che viene considerato diverso, sono un pasto talmente allettante, che la collina dorata della California non poteva non metterci le mani. Sta di fatto che il film di Shankman addolcisce i toni del suo predecessore puntando sulla verve indubbiamente comica di un John Travolta, “appesantito” di 130 chili, e sul glam più sfacciatamente musicale. Una curiosità: John Waters nei panni di un esibizionista, Jerry Stiller e Ricki Lake (interpreti del primo film) appaiono in un cameo.

Serena Guidoni

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