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Gangster Squad – Recensione

Gangster in doppio petto contro poliziotti senza distintivo. Succede nella Los Angeles del secondo dopoguerra. Azione, adrenalina e un cast d’eccezione

Regia: Ruben Fleischer – Cast: Ryan Gosling, Josh Brolin, Sean Penn, Anthony Mackie, Michael Peña – Genere: Thriller, colore, 113 minuti – Produzione: USA, 2012 – Distribuzione: Warner Bros Italia – – Data di uscita: 21 febbraio 2013.

gangster-squad“Affinchè il male prevalga basta che i buoni non agiscano”. In “The Gangster Squad” i buoni decidono di agire. Siamo a Los Angeles. È il 1949. Il Gangster Mickey Cohen (Sean Penn) domina la città grazie al fiume di denaro alimentato dalla droga, dalle armi, dalla prostituzione e dalle scommesse. Un pugno di uomini, o meglio di poliziotti, gli dichiara guerra. Dal LAPD (Los Angeles Police Departement) nasce così la squadra antigangster.

Politici, giudici e poliziotti sono sul libro paga di Cohen: per sgretolare il suo regno ci si dovrà sporcare le mani. Allora addio distintivo, addio regole, addio leggi. La macchina del team, lanciata a tutta birra contro il crimine, ha un unico carburante: un assoluto senso di giustizia. In caso di successo non è prevista nemmeno la gloria: la guerra sarà dura, violenta e soprattutto segreta. Bloccare i canali dai quali Cohen trae le sue ricchezze, questo l’obiettivo del gruppo clandestino guidato dal carismatico sergente John O’Mara (Josh Brolin).

La città degli angeli esplode. La macchina da presa di Ruben Fleischer si insinua, con abbondante uso dello slow motion, tra gli inseguimenti, le sparatorie, le esplosioni, tra i bossoli in caduta libera.

Non si può non pensare a “The Untouchables”, anche se il film è basato sull’omonimo libro dello scrittore e giornalista del “Los Angeles Times” Paul Lieberman. Un resoconto non romanzato della battaglia combattuta, dalla metà degli anni ‘40 fino agli anni ’50, dalla polizia contro gli uomini di Cohen. Ma l’eroismo di un team scelto di poliziotti che si scaglia contro un boss della malavita organizzata ricorda decisamente il film di Brian De Palma.

A dispetto di un cast di prim’ordine – oltre a Sean Penn e Josh Brolin c’è anche Ryan Gosling – il tratteggio dei personaggi non è particolarmente approfondito. La pellicola punta soprattutto sull’azione. Il campo in cui riesce meglio Fleischer è proprio questo: descrizione dettagliata di raid, colpi d’arma da fuoco, scene di lotta. Il montaggio delle scene non lascia scampo. È un film da bere tutto d’un fiato con una voglia sempre più crescente di rivalsa nei confronti dell’illegalità personificata da Michey Cohen.

“The Gangster Squad” rapisce sicuramente l’occhio dello spettatore un po’ meno l’anima.

Riccardo Muzi

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