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Gangs of New York – Recensione

Una New York ottocentesca come non l’avete mai vista, tra violenza e guerra tra bande

Regia: Martin Scorsese – Cast: Leonardo DiCaprio, Daniel Day-Lewis, Cameron Diaz, Liam Neeson, John C. Reilly – Genere: Drammatico, colore, 168 minuti – Produzione: USA, 2002 – Distribuzione: 20th Century Fox – Data di uscita: 24 gennaio 2003.

gangsofnewyork“Gangs of New York”, film del 2002, si ispira al saggio di Herbert Asbury, in cui vengono descritti i violenti scontri tra bande criminali irlandesi che vogliono dominare il territorio di Five Points, un degradato quartiere di New York, nella seconda metà dell’800.

La città è messa a ferro e fuoco dall’esercito che prova a domare la rivolta, anche con azioni indiscriminate sulle folla. Il capo della malavita è Bill il macellaio, interpretato da Daniel Day-Lewis, mentre il buono di turno è Amsterdam Vallon (Leonardo DiCaprio) che vuole vendicare l’uccisione del padre.

Secondo gli storici questa rivisitazione estremamente cruda dei combattimenti non corrisponde alla realtà, e forse il regista si è un po’ lasciato prendere la mano. Si dice che anche il produttore, Harvey Weinstein, della Miramax, abbia avuto un diverbio con Scorsese per il finale eccessivamente duro.

La New York di quegli anni è stata immaginata e portata sullo schermo per lo spettatore dai premi Oscar Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo, che hanno ricostruito un set memorabile, ormai andato distrutto in un incendio, nella gloriosa Cinecittà di Roma. Il cast è stellare e il risultato finale della pellicola è un lavoro ben fatto, come ci si aspetta dal maestro Scorsese.

Quello che si può sottolineare di “Gangs of New York” è la straordinaria l’interpretazione di Daniel Day-Lewis supportata da quella di un ottimo DiCaprio, che comincia a lasciarsi dietro le spalle il naufragio del Titanic. Forse il film non è eccellente ed è eccessivamente lungo, ma è quasi necessario vederlo… almeno chi ama il cinema.

Salvatore Buellis

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