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From Paris with Love – Recensione

Un film d’azione che vede protagonisti due agenti dal carattere diverso, resi complici dal tentativo di sventare un attentato nella città dell’amore, Parigi

Regia: Pierre Morel – Cast: John Travolta, Jonathan Rhys Meyers, Kasia Smutniak, Amber Rose Revah, Melissa Mars, Richard Durden, Farid Elouardi, David Clarke, Sami Darr, David Gasman, Safia Monney – Genere: Azione, colore, 92 minuti – Produzione: Francia, 2009 – Distribuzione: Moviemax – Data di uscita: 16 aprile 2010.

from-paris-with-lovePorta il marchio di fabbrica di Luc Besson l’ultimo film di Pierre Morel “From Paris To Love”, con una coppia di attori di primo piano e una giovane attrice naturalizzata italiana. Due agenti segreti devono sventare un attentato nella capitale francese e non possono essere così diversi tra loro. Uno è James Reese, che lavora sotto copertura come assistente dell’ambasciatore americano a Parigi. È colto, metodico e ligio alle regole e alla sua prima operazione speciale.

Mentre l’altro arrivato all’ultimo momento dagli Usa è il vulcanico Charlie Wax, dal grilletto facile e dalla battuta pronta. Inizia un’avventura tra sparatorie in ristoranti cinesi e banlieue parigine. Dopo il primo momento di sorpresa del nostro Reese/Meyers, letteralmente catapultato in un mondo che non conosce, si scoprirà che niente è come appare a prima vista.

Ovviamente c’è di mezzo una femme fatale e l’amore. Lei è la giovane Kasia Smutniak nei panni di Carolina promessa sposa di Reese. Il trio infiammerà letteralmente Parigi e il più ingenuo dei tre perderà la sua cieca fiducia negli esseri umani ma scoprirà chi è veramente. La pellicola di Morel rientra in tutti i crismi del film d’azione. Sono notevoli gli inseguimenti spettacolari e le sparatorie alla “Pulp Fiction”. Ed ha molto del killer filosofo già da lui interpretato, John Travolta nel poco ortodosso agente segreto Charlie Wax. Assolutamente esilarante la scena del suo arrivo in aeroporto con il suo look da “soldato di fortuna”. Lui non ha paura di niente ed è un uomo solo.

Al contrario del suo socio, Reese è totalmente preso dall’amore cieco per la sua Carolina. E proprio il personaggio femminile riserverà le sorprese più interessati e segnerà la svolta nel plot narrativo. Tutto gira come un orologio svizzero con una sceneggiatura basata su una storia di Luc Besson e da lui stesso prodotta.

Gli interpreti sono tutti all’altezza. A cominciare da Travolta che non vedevamo così in forma dai tempi di Tarantino, con testa rasata e pizzetto che ricorda tanto Bruce Willis. Bello il personaggio di Jonathan Rhys Meyers, che cambia pelle fotogramma dopo fotogramma. E dulcis in fundo una citazione a parte va fatta per Kasia Smutniak al suo primo film d’azione, anche lei camaleontica e dolce e grintosa al tempo stesso.

Ivana Faranda

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