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Free Birds – Tacchini in fuga – Recensione

Arrivano i tacchini pronti a cambiare il corso della storia

(Free Birds) Regia: Ash Brannon – Cast: Woody Harrelson, Owen Wilson, Dwight Howard, Amy Poehler, Dan Fogler – Genere: Animazione, colore, 91 minuti – Produzione: USA, 2013 – Data di uscita: 28 novembre 2013.

free-birds-tacchini-in-fugaRicordate “Galline in fuga” del 2000? Era un lungometraggio d’animazione britannico della Aardman, realizzato in stop motion con pupazzi di plastilina. “Free Birds – Tacchini in Fuga” è invece un lungometraggio d’animazione tutto americano. I due film hanno in comune solo il titolo italiano.

La realizzazione di “Free Birds – Tacchini in fuga” nasce dall’ idea degli sceneggiatori David I. Sterns e John Strauss e dal supporto degli esecutivi della Reel Fx (già produttori di “Shrek”). Per interpretare i personaggi di questa fuga insolita di volatili, sono stati scelti da Jimmy Hayward le voci di Owen Wilson e Woody Harrelson.

“Free Brids” è una ‘commedia sull’amicizia’ che segue due eroi incompatibili: l’ingegnoso ma egocentrico Reggie e l’eroe buono, tutto muscoli, Jake. Due pennuti uniti da una folle missione: eliminarsi dal menù della Festa del Ringraziamento. Prima di essere a conoscenza della missione Reggie, conduce una vita decisamente agiata, salvato dal Presidente degli Stati Uniti il giorno del Ringraziamento, passa le sue giornate tra pizza e tv. Successivamente piomberà Jake, Presidente e unico membro del FLT (Fronte Liberazione Tacchini) che lo coinvolgerà nel salvataggio della sua specie. La strana coppia dovrà tornare indietro nel tempo, precisamente nel 1621, e cambiare il corso della storia.

Tanti ingredienti formano “Free Birds”: azione, sentimenti, momenti tragicomici e soprattutto risate. Non si può non sorridere divertiti nella scena iniziale, quando i due animali sfuggono alla sorveglianza della macchina del tempo, composta sostanzialmente da simpatici idioti, che si lanciano battute in maniera vagamente riconducibile ai trash movie americani. Oppure quando Jake capisce come usare al meglio il proprio cannocchiale, mimando semplicemente con le mani vicino agli occhi la forma dell’oggetto. Comicità a parte, il mondo dell’alimentazione pro vegetariano è il chiaro messaggio di questa commedia. “Free birds” vorrebbe indicarci che non è necessario mangiare tacchino il Giorno del Ringraziamento per festeggiare, perché si potrebbe scegliere anche un’altra pietanza non a base di carne (ad esempio la pizza). Inoltre, perché no, si potrebbe lasciar vivere in pace i poveri animali anche gli altri giorni dell’anno.

Il film è un eccellente prodotto della tecnologia grafica moderna, pieno di stupefacenti effetti speciali. Nonostante l’indubbia cura sul piano visivo, in “Free Birds – Tacchini in fuga” manca tuttavia quella buona dose di magia, in grado di lasciare un bambino con la bocca aperta.

Giulia Surace

Free Birds – Tacchini in fuga – Recensione

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