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Earth – La nostra terra – Recensione

Un documentario targato Disneynature sulla vita di alcuni animali sulla terra, tra panorami mozzafiato e un’ottima colonna sonora a coronare il buon impatto visivo

(Earth) Regia: Alastair Fothergill, Mark Linfield – Cast: Patrick Stewart, James Earl Jones, Paolo Bonolis – Genere: Documentario, colore, 98 minuti-– Produzione: Regno Unito, Germania, 2007 – Distribuzione: Walt Disney Studios Motion Pictures – Data di uscita: 22 aprile 2009.

earth“Earth – La nostra terra” racconta il viaggio lungo un anno compiuto da tre famiglie di animali (orsi polari, elefanti e balene) alla scoperta dell’unico pianeta dell’Universo in cui è possibile la vita: la Terra.

Il racconto, narrato da Paolo Bonolis nella versione italiana, parte dall’Artico dove un orso maschio va in perlustrazione all’inizio della primavera, mentre i suoi due cuccioli emergono per la prima volta dalla tana con la loro mamma. Si va così dai meno 20º del Polo Nord al caldo del deserto del Sahara, dove mamma elefante ed il suo piccolo si spostano in cerca di cibo, destino che li accomuna alle altre protagoniste, le balene megattere, costrette a percorrere migliaia di nodi in mare per nutrirsi.

Le “star” di questa pellicola sono dunque le tre famiglie di orsi, balene ed elefanti, che lungo il loro tragitto incontrano numerosi altri animali (leoni, anatre, foche), tutti parte di un ecosistema ormai precario. Lo spettatore viaggia insieme ai protagonisti da Nord a Sud del pianeta, osservando le meraviglie che questo offre e realizzando che esse vanno salvaguardate il prima possibile.

Questo film documentario, prodotto dalla nuova etichetta Disneynature, è un’opera monumentale e lo dimostrano le cifre della produzione: 40 troupe specializzate, 1000 ore di riprese, 200 location diverse in 26 nazioni. Oltre a ciò, per la prima volta, è stato consentito l’accesso alle troupe nei rifugi dell’orso polare in Norvegia e, grazie alle cineprese high speed (usate qui per la prima volta fuori da uno studio cinematografico), si sono potute girare scene concitate, come quella della caccia del ghepardo o l’attacco dello squalo.

Un plauso particolare va ai cameraman, che hanno lavorato per mesi e mesi al fine di catturare delle immagini mozzafiato del regno animale e degli habitat in cui esso si muove. Le loro telecamere garantiscono costantemente al pubblico un punto di vista privilegiato, volando sopra gli animali durante le migrazioni e facendogli godere riprese aeree spettacolari.

 In questo genere di pellicole un buon accompagnamento musicale è quanto mai indispensabile e quale miglior scelta poteva essere fatta se non le musiche del pluripremiato George Fenton (“La leggenda del re pescatore”, “Le relazioni pericolose”,“Grido di libertà”)? Se “Earth – La nostra Terra” è il ritratto di un pianeta meraviglioso, le musiche di Fenton sono il pennello necessario per dipingere cotanta bellezza!

Infine il merito va alla Disney, che già lo scorso anno con “Wall-E” faceva cenno alle problematiche ecologiste, e che ha creato una nuova etichetta, “Disneynature”, con la quale produrrà ben sette film sulla tutela dell’ambiente. Tutti gli studenti delle scuole dell’obbligo dovrebbero andare al cinema a vedere “Earth” accompagnati dagli adulti, poiché questa pellicola ci ricorda o ci fa scoprire quanto speciale è la Terra su cui viviamo e ci sprona a lavorare affinché le generazioni future possano ancora godere, tra venti o trenta anni, di spettacoli come questi.

Ilaria Capacci

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