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E ora dove andiamo? – Recensione

Dalla regista Nadine Labaki (“Caramel”), un’opera ironica e struggente sul contrasto religioso e sulle sue conseguenza per una piccola comunità, premio del pubblico al TIFF 2011 (Toronto International Film Festival 2011)

(Et maintenant on va où) Regia: Nadine Labari – Cast: Claude Msawbaa, Layla Hakim, Nadine Labaki, Yvonne Maalouf, Antoinette Noufaily, Julian Farhat, Ali Haidar, Kevin Abboud – Genere: Drammatico, colore, 110 minuti – Produzione: Francia, Libano, Egitto, Italia, 2011 – Distribuzione: Eagle Pictures – Data di uscita: 20 gennaio 2012.

e-ora-dove-andiamoSul bordo di una strada dissestata, un corteo composto da sole donne avanza in processione, danzando sulle note di una triste melodia libanese, verso il cimitero del villaggio affrontando stoicamente il caldo soffocante del mezzogiorno e reggendo le foto degliamati uomini, perduti in una guerra futile, lunga e lontana.

Questa il preludio di un film che racconta l’emozionante storia di un gruppo di donne che si battono per evitare la guerra all’interno della loro piccola comunità, divisa tra cristiani e musulmani, cercandola di proteggere da tutte le forze che vogliono distruggerla dall’interno.

Il secondo lungometraggio della bellissima Nadine Labaki, già autrice di “Caramel” e presente anche qui in veste di attrice, rivela una potente, dissacrante e commovente forza narrativa, che tiene incollati allo schermo fino ad un finale geniale e sorprendente. Quello che traspare dall’inizio è la forza e la perseveranza delle figure femminili, vere e proprie portatrici di pace, che mettono in atto dei piani a dir poco esilaranti, cercando di distrarre gli uomini del villaggio, che non escono certo con una bella immagine da questa opera.

L’ironia e la presenza di molte scene in cui si canta e si balla vengono utilizzate spesso come armi per affrontare le disgrazie di questa piccola comunità libanese, la qual cosa rende l’opera un gioiellino sicuramente da vedere e far vedere, supportato da un cast straordinario di attrici e attori non professionisti che rendono ancora più credibile tutto lo scenario.

Da 1 a 5 stelle, voto 4.5 stelle!!!

Salvatore Cusimano

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