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Presentato alla Festa del Cinema di Roma E noi come stronzi rimanemmo a guardare

Pif, Fabio De Luigi e Ilenia Pastorelli hanno presentato alla stampa della kermesse capitolina il film Originale Sky, “E noi come stronzi rimanemmo a guardare”, che uscirà come evento speciale in sale selezionate il 25, 26 e 27 ottobre

Perchè hai sentito l’urgenza di partire per il tuo film dal Candido di Guido Maria Brera?

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“E noi come stronzi rimanemmo a guardare”, come ha spiegato Pif, “Non è un film di fantascienza, è solo un po più avanti. Questo è un film precovid, abbiamo girato in India a novembre, e non oso immaginare cosa ci fosse attorno a noi. Li non è prevista la distanza sociale, è impossibile. Il covid ha quasi azzerato questo periodo in avanti, il protagonista è solo, è quello che abbiamo vissuto col covid, che ha reso tutti soli. Tra l’altro quei fascisti che hanno assalito la sede del sindacato mi ha ricordato il balletto fascista del film. Se noi non prendiamo una posizione e rimaniamo impassibili davanti a tutto, il risultato sarà che tra 30 o 40 anni ci divertiremo con questi con questi balletti, non perché fascisti, ma perché non si capisce cosa significa”. 

E noli come stronzi rimanemmo a guardare: si è chiesto a Michele Astori, che ha sceneggiato il film assieme a Pif, come abbiano lavorato sul testo

“Con lui si lavora bene perché è veloce”, scherza lo sceneggiatore, essendo Pdf uno dai tempi dilatati. “E’ il terzo film che scriviamo assieme, abbiamo anche condiviso altri percorsi, abbiamo la stessa idea di commedia, che prova a volte ad avere anche un ruolo politico. Facendo ridere ti fa riflettere sulla tua condizione. Rispetto agli altri film questo l’abbiamo scritto più velocemente, ad un certo punto abbiamo capito il sentimento del film e abbiamo scritto veloce. Poi ci piace quello che scriviamo e ci divertiamo, poi quasi ci vergogniamo per questo”.

Ha poi preso la parola Fabio De Luigi, che interpreta Arturo, il protagonista del film, per dire che questo è “un film interessante perché cerca di immaginare un futuro possibile che speriamo non si realizzi mai. Persone sole con bisogni indotti dagli algoritmi. La tecnologia ci ha aiutato in questo momento difficile, ma c’è questo rischio che, il collettivo I Diavoli ha visto. Sono persone che vengono dal mondo dell’economia quelle che hanno scritto il libro al quale ci ispiriamo” (il collettivo creato da Guido Maria Brera), e vedono la possibilità che pian piano ci si ritrovi sempre più soli, schiacciati da questa tecnologia alla quale ci affidiamo.

Il cast e gli sceneggiatori parlano dell’uso della tecnologia

Ilenia pastorelli, che nel film interpreta un ologramma, ha affermato che “Questo film spiega anche agli ignoranti come me cos’è un algoritmo, un qualcosa che interpreta i nostri dati. Arturo poi, il protagonista, è come se si innamorasse di Siri, poi però va oltre e si chiede come sarà, è un uomo che va oltre le apparenze. Io poi sono una che è cascata in tante truffe, e se devo dirlo anche quello che fa il mio personaggio è quasi una truffa, perché non rispecchia quello che lei è veramente. Ogni giorno veniamo bombardati da informazioni di tutti tipi, che poi non ci servono”.

Maria Grazia Bosu

23/10/2021

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