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È nata una star? – Recensione

Cosa succederebbe se Luciana Littizzetto e Rocco Papaleo fossero i genitori di un pornoattore? La risposta nel film “È nata una star?”

Regia: Lucio Pellegrini – Cast: Luciana Littizzetto, Rocco Papaleo, Gisella Burinato, Pietro Castellitto – Genere: Commedia, colore, 95 minuti – Produzione: Italia 2012 – Distribuzione: Warner Bros Italia – Data di uscita: 23 marzo 2012.

enataunastarTutti i genitori del mondo sono sempre molto preoccupati per i loro figli adolescenti, quelli italiani in testa. Ma che succederebbe se scoprissero che il loro figlio di soli 19 anni è una star del porno, e per di più è dotato quasi alla stregua del mitico John Holmes?

Bè, se la madre si chiama Luciana Littizzetto e il padre Rocco Papaleo, allora sono risate assicurate. Questa la trama di “E’ nata una star?” di Lucio Pellegrini, tratto dal romanzo omonimo di Nick Hornby.

Tutto inizia quando una vicina impicciona recapita a Lucia, Luciana Littizzetto, un dvd dal titolo emblematico “Dr. Trombhouse”, scoprendo che il soggetto del film “porno” è proprio loro figlio Marco, tacciato sempre di essere un buono a nulla. Evidentemente qualche qualità ce l’ha, anche se ben nascosta.

Dopo un’iniziale scoramento, Lucia decide di informare il marito Fausto, Rocco Papaleo, impiegato del catasto. Scatta così una divertente commedia degli equivoci, anche perché, il talento nascosto del ragazzo, sembra non essere “ereditario”, visto che il “Walter” del consorte non è assolutamente a quei livelli.

La sceneggiatura del film nella prima parte è fedelissima al libro, persino nelle battute. Nonostante l’argomento “delicato” non si trascende mai nel volgare. Del filmino porno non s’intravede mai nulla, anche perché è chiaro che è solo un pretesto. Fausto e Lucia scopriranno di non conoscere affatto il figlio e quello che sembra uno shock alla fine diventerà un’ottima occasione per unire la famiglia nel senso più largo del termine.

Con molto imbarazzo, Lucia si confronterà con la madre vitalissima e la sorella border line, davanti ad una bella cioccolata calda, come non succedeva da tanto. A differenza del libro, dove la figura del padre è appena accennata, nel film si amplifica e con ottimi risultati vista la bravura di Rocco Papaleo.

Anzi, la punta massima della pellicola è nel suo sogno stile “American Beauty”, proprio con la partner del figlio pornostar. Ma probabilmente le stesse ragioni di forza dell’opera sono anche quelle della sua debolezza. La storia s’annacqua nonostante la perizia di tutti gli interpreti. Dalla Littizzetto a Papaleo, passando per il giovane Pietro Castellitto molto in parte.

Lo stile registico è più da fiction che da film, a cominciare dalla lunga durata. Diviso in due parti sarebbe perfetto per un passaggio in prima serata. Lucia/Luciana è un insegnante e sembra un po’ ricalcare la parte già fatta di “Provaci ancora prof”. Manca inoltre nel suo personaggio quella soave “cattiveria” che sfoggia ogni domenica sera con Fabio Fazio.

In conclusione viene da chiedersi se è di tanto migliorata la fiction televisiva o se è peggiorata la qualità del prodotto cinematografico. Probabilmente la risposta è che i due generi si somigliano oramai talmente tanto da non distinguersi quasi più, anche se spesso con esiti felici.

Ivana Faranda

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