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Croce e delizia: Simone Godano e il cast presentano il film alla stampa

Dopo la proiezione al The Space Cinema Moderno, il regista Simone Godano, accompagnato dai protagonisti Alessandro Gassmann, Jasmine Trinca, Fabrizio Bentivoglio e Filippo Scicchitano hanno presentato il film “Croce e delizia” alla stampa, oggi 22 febbraio all’ Hotel St. Regis Rome. Il film uscirà nelle sale il 28 febbraio.

Croce e delizia: l’amore non ha genere

Croce e delizia: Simone Godano e il cast presentano il film alla stampa

 

Una piacevole conferenza stampa, quasi una chiacchierata tra amici, si è rivelata la presentazione dell’ultimo progetto del giovane Simone Godano, il secondo lungometraggio che lo vede nel ruolo di regista. La pellicola segue le vicende di due famiglie tra loro molto diverse, che si coalizzano per sabotare il matrimonio che le avrebbe unite per sempre, quello tra i due capifamiglia, interpretati da Alessandro Gassmann e Fabrizio Bentivoglio.

“Il mio intento è stato quello di raccontare le vicende di una famiglia in modo sincero” racconta il regista, “cercando di trattare il tema della diversità senza cadere in giudizi morali e concentrando tutta l’attenzione sui personaggi che la compongono”. Spiega, infatti, che per lui il rischio maggiore nel portare avanti questo progetto, è stato quello di cadere nello stereotipo sia nella caratterizzazione dei personaggi, come quello di Tony, che nel dare credibilità alla relazione omosessuale dei protagonisti, cercando di darle colore senza giudicarla.

Croce e delizia: i personaggi come motore narrativo

Gassmann ci parla con entusiasmo del momento in cui si è approcciato al personaggio di Carlo, figura che per la prima volta gli ha permesso di interpretare il ruolo di un uomo diretto, dai pensieri semplici, in cui si è immediatamente immedesimato anche grazie a semplici gesti come il pulirsi la mano prima di presentarsi rigorosamente accompagnato dalla sequenza cognome-nome Petagna-Carlo, con cui è riuscito a costruire una gag che ci accompagna, facendoci sorridere, durante tutto il film.

Fabrizio Bentivoglio, allo stesso tempo, ha accettato di buon grado il ruolo di Tony, la patata bollente del progetto, che lui è riuscito ad umanizzare nonostante da sceneggiatura mettesse in luce più il suo lato croce che il suo aspetto delizia. D’altronde, come lui sottolinea, il lavoro dell’ attore deve contenere una certa percentuale di rischio per poter funzionare.

Per il ruolo di Penelope, invece, il regista e i suoi collaboratori hanno dovuto attuare, per qualche mese, un’opera di convincimento nei confronti di Jasmine Trinca, attrice che lui aveva individuato dalle prime stesure della sceneggiatura, ma che in principio temeva un po’ il genere della commedia (forse proprio perché ne è una fan) e ritenendosi più portata al dramma.

L’ultima parole è quella dell’attore Filippo Scicchitano, che per interpretare Sandro, ha cercato di capire come lui stesso avrebbe reagito di fronte alla notizia improvvisa del matrimonio del padre, con cui credeva di avere un rapporto sincero, ma che scopre, invece, non essere stato tanto forte da metterlo al corrente delle ultime svolte intraprese nella sua vita.

 

 

Barbara Sebastiani

22/02/2019

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