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Corked – Recensione

La ricerca del vino perfetto e il mondo dell’enologia in un film pieno di ironia

Regia: Paul Hawley, Ross Clendenen – Cast: Ross Clenenden, Martina Finch, Brian A. Hoffman, Kimbell Jackson, Steve Lucanic – Genere: Commedia, colore, 90 minuti – Produzione: Usa, 2009.

corkedDa qualche anno l’aroma del vino sta solleticando il palato degli americani, intesi come produttori di film ma anche novelli gastronomi. Lo spunto per un buon lavoro nasce anche dalle sensazioni gustative che prendono alla gola chi questo mestiere lo fa per passione, la stessa passione messa da Paul Hawley e Ross Clendenen in “Corked”, un onesto tour alla ricerca dell’alta qualità vinicola.

Spassosa commedia, nel senso di leggera e frizzante, come fu il “Sideways” di Alexander Payne nel 2004, il film concede un brio inaspettato nel suo caracollare tra la polvere e i filari dei vitigni e le colline delle aziende vinicole. Un viaggio nel lavoro di vendemmia che gli autori si sono divertiti a fare, sensazione primaria che si percepisce guardando “Corked”, quel sapore di tappo così temibile da chi gode, nel vero senso della parola, nel degustare il famoso vino californiano.

Poco importa quindi che il genere non sia dei più appassionanti, la messa in scena farsesca del reportage alla ricerca del vino perduto intrattiene e si fregia di una sofisticata cronaca documentaria degna di un Michael Moore, versione Uomo del Monte. I protagonisti utilizzano l’ironia per toccare un tema che sta loro molto a cuore e che sta spopolando anche da noi, nonostante l’importanza del nostro paese in tale ambito gastronomico.

 L’ossessione per il Bordeaux della Napa Valley è un tributo alle deliranti impellenze fisiche di un drogato, che proprio non riesce a smettere di cercare quel suo proibitivo nirvana, dove retrogusto e assaggio vanno a braccetto e ci si scorda strada facendo che si tratti di un mockumentary, ovvero un’opera ben costruita, ma con poco fondamento veritiero alle spalle.

Missione riuscita dunque! Ci auguriamo che trovi la distribuzione che merita, magari unita ad una degustazione di prova, una sorta d’interazione film-pubblico che farebbe di sicuro decollare la pellicola.

Simone Bracci

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