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Contraband – Recensione

Thriller dalle tante promesse di cui solo poche mantenute, tra queste ultime le buone interpretazioni di Mark Wahlberg, Ben Foster e Giovanni Ribisi

Regia: Baltasar Kormákur – Cast: Mark Wahlberg, Kate Beckinsale, Ben Foster, Giovanni Ribisi, Diego Luna, Robert Wahlberg, Caleb Landry Jones, J. K. Simmons, Lukas Haas, Adrian Martinez, Juliette Enright, Michael Beasley, Ned Yousef, Kirk Bovill, Deneen Tyler, Jay Amor, Jeff Galpin, J. Omar Castro, Douglas M. Griffin, Jackson Beals, Russell M. Haeuser, Monica Acosta, Jaqueline Fleming, Connor Hill, Randy Austin – Genere: Thriller, colore, 110 minuti – Produzione: USA, 2012 – Distribuzione: Universal Pictures – Data di uscita: 25 luglio 2012.

Non tutte le ciambelcontrabandle vengono col buco, e il detto vale anche nella pasticceria di celluloide. “Contraband”, adattamento in lingua inglese dell’islandese “Reykjavik-Rotterdam”, voluto fortemente da Baltasar Kormákur , attore protagonista e produttore della pellicola originale, nonché regista della nuova versione, è proprio una ciambella venuta male!

L’intento di Kormákur era quello di rielaborare lo script originale con l’obiettivo di realizzare una pellicola di respiro internazionale, e l’incipit narrativo è talmente semplice da non soffrire certo di provincialismo: Chris, un uomo con un passato da contrabbandiere, a fatica si è costruito una vita onesta, da condividere con Kate, la moglie che ama, e i loro due figli. L’equilibrio familiare è turbato dai guai di Andy, il giovane fratello di Kate, per proteggere il quale Chris è costretto a fare un pericoloso tuffo nel passato.

Il film è ben girato e ben recitato, il problema risiede nello script, talmente ‘internazionale’ da sembrare un collage di situazioni già viste: ad una prima parte più lenta ma a tratti originale, segue una seconda parte dal ritmo più incalzante dove però i colpi di scena sono facilmente intuibili, privando il thriller della necessaria suspense.

E’ come se il regista abbia avuto a disposizione tanti buoni ingredienti ma non abbia saputo dosarli, sprecando l’opportunità di realizzare un buon thriller.

Mark Wahlberg fa la sua parte proponendo un personaggio ruvido, perfetto mix di muscoli e cervello, capace di grande tenerezza con chi ama, cui fa da contraltare lo squallido e spietato boss Tim Briggs, cui presta il volto un bravissimo Giovanni Ribisi, che ancora una volta dimostra di essere attore estremamente versatile e capace.

Purtroppo le interpretazioni non bastano ad elevare un film che non riesce proprio a decollare, schiavo com’è di dinamiche viste e riviste, il cui risultato è un racconto privo di freschezza che non riesce ad incuriosire neanche un po’.

Daniele Battistoni

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