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Che cosa aspettarsi quando si aspetta – Recensione

Una commedia divertente con un cast di stelle che ironizza sul tema della gravidanza

(What to Expect when you’re Expecting) Regia: Kirk Jones – Cast: Cameron Diaz, Jennifer Lopez, Anna Kendrick, Chris Rock, Matthew Morrison, Wendi McLendon-Covey, Chace Crawford, Elizabeth Banks, Brooklyn Decker, Rodrigo Santoro, Dennis Quaid – Genere: Commedia, colore, 110 minuti – Produzione: USA, 2012 – Distribuzione: Universal Pictures – Data di uscita: 7 settembre 2012.

Basandosi sull’checosaaspettarsiquandosiaspettaomonimo best-seller di Heidi Murkoff, il regista Kirk Jones e le sceneggiatrici Shauna Cross e Heather Hach riescono nella mirabile impresa di trasformare “Che cosa aspettarsi quando si aspetta” in una spassosa commedia sulla gravidanza, pur conservando tutte le caratteristiche di un manuale per le coppie che aspettano il loro primo figlio.

La pellicola ci fa conoscere cinque coppie, ognuna delle quali aspetta un bambino e affronterà la cosa in modo totalmente diverso. Ci sono Jules (Cameron Diaz) ed Evan (Matthew Morrison), entrambi lavorano nel mondo della televisione: lei come esperta di fitness in un famoso e seguito programma, lui come ballerino. Quando scoprono di aspettare un figlio accolgono la notizia con gioia, ma lentamente il conoscersi da soli tre mesi rende difficile la convivenza e le decisioni riguardanti il nascituro, perché in disaccordo su tanti punti.

La seconda coppia è quella più esilarante, composta da Wendy (Elizabeth Banks) e Gary (Ben Falcone): lei, che è sempre stata super-informata su qualsiasi cosa riguardasse la gravidanza dovrà ricredersi completamente quando farà l’esperienza diretta, lui, scopre che suo padre (Dannis Quaid) aspetta due gemelle dalla giovane moglie Skyler (Brooklyn Decker) e ciò farà riaccendere l’eterna competizione esistente tra i due.

Holly (Jennifer Lopez) e Alex (Rodrigo Santoro) invece non possono avere figli e decidono quindi di adottarne uno, anche se lui non sembra pienamente convinto, impaurito dal grande cambiamento che un bambino porterebbe nella loro vita, da sempre dedita al divertimento.

Gli ultimi sono Rosie (Anna Kendrick) e Marco (Chace Crawford), due giovani, futuri genitori dopo una sola notte di passione.

“Che cosa aspettarsi quando si aspetta” è una commedia davvero riuscita. Sarà perché la stessa scrittrice del libro ha seguito, in veste di produttrice esecutiva, l’evoluzione del film passo dopo passo? Oppure è merito dello splendido cast o, ancora, del fatto che quasi tutti i realizzatori abbiano vissuto in prima persona quelle esperienze e quindi hanno saputo trattarle? Forse un mix di tutto questo.

Fatto sta che, inaspettatamente, ci si trova davanti ad una commedia romantica capace di far ridere e divertire davvero.

Kirk Jones è stato un perfezionista: ha girato ogni storia separatamente, come se si trattasse di cinque cortometraggi diversi, uno per coppia, da montare insieme soltanto in post-produzione. Probabilmente questo ha facilitato la concentrazione del cast sui rispettivi personaggi e la tangibile alchimia tra tutte le coppie. In più ha avuto un’attenzione scrupolosa nel mettere in scena delle donne incinta credibili probabilmente immaginando che il pubblico femminile ci avrebbe fatto attenzione: e quindi tutte le attrici sono state seguite al dettaglio per quanto riguarda il modo di camminare, di sedersi, insomma di “portare la pancia”.

La funzione di manuale, che era propria del best-seller internazionale, viene conservata: è difficile per una coppia in attesa non riconoscersi in una delle situazioni che “Che cosa aspettarsi quando si aspetta” propone, perché una è diversa dall’altra. Così se Wendy, che sognava da tutta la vita il momento in cui sarebbe rimasta incinta, si ritroverà a subire la peggiore esperienza di gravidanza possibile (acne, flatulenza, gonfiore alle caviglie, mal di schiena… tutte i possibili “effetti collaterali” della gravidanza la colpiscono), la giovanissima suocera Skyler, che resta incinta quasi per caso, sfoggia uno stupendo, tonico e abbronzato pancione sul suo corpo da modella che non le impedisce di continuare a portare i tacchi, non la fa ingrassare di un grammo sul resto del corpo e non le provoca alcun effetto negativo.

Sicuramente interessanti sono anche la scelta di affrontare un diverso tipo di “gravidanza” e cioè i mesi di preparazione all’arrivo di un figlio adottato e la messa in scena dell’ansia da responsabilità tanto tipica dei giovani uomini di oggi. Alex è terrorizzato all’idea di doversi occupare di un piccolo esserino che gli impedirà di continuare la vita di ore piccole e divertimento sfrenato che ha condotto con la moglie fino a quel momento, e per questo chiede aiuto alla maggiore essenza comica del film: il gruppo dei maschi. Un buffissimo e strano club di padri che si riuniscono per parlare dei propri problemi e che danno ad Alex la loro visione sulla crescita dei figli.

Una commedia intelligente e divertente, con un cast simpatico e brillante e una sceneggiatura curata che coinvolgerà un po’ tutti: chi è già genitore, chi sta per diventarlo, chi vorrebbe esserlo e chi a mettere al mondo un figlio non ci pensa proprio!

Corinna Spirito

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