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Cani sciolti – Recensione

Cani sciolti: un thriller carico di azione e di ironia trainato dalla coppia Denzel Washington-Mark Wahlberg

(2 Guns) Regia: Baltasar Kormáku – Cast: Mark Wahlberg, Denzel Washington, Paula Patton, James Marsden, Bill Paxton – Genere: Azione, colore, 109 minuti – Produzione: USA, 2013 – Distribuzione: Warner Bros Italia – Data di uscita: 24 ottobre 2013.

caniscioltiIl nuovo film di Balatasar Kormáku, “Cani sciolti”, si inserisce in un filone di action thriller americani che puntano tutto su sparatorie rocambolesche e machismo spinto al limite della parodia. Non manca neppure l’ingrediente principale: due protagonisti, uno di colore e uno bianco, uno spaccone e uno più razionale, ma entrambi abilissimi nel maneggiare una pistola e a picchiare duro. Nella pellicola, la coppia Denzel Washington-Mark Wahlberg ricalca un po’ quella che si potrebbe definire una tradizione del cinema americano d’azione, a cui appartengono ad esempio film come “Die Hard – Duri a morire”.

Bobby Trench (Denzel Washington) e Marcus Stigman (Mark Wahlberg) lavorano fianco a fianco per un boss della droga messicano, ma nessuno conosce il segreto dell’altro: Bobby lavora per la DEA, mentre Marcus per l’Intelligence della Marina degli Stati Uniti. Sono due agenti infiltrati, entrambi decisi a incastrare Papi Greco, il malavitoso che controlla uno dei più importanti cartelli della droga internazionali. Ma nel tentativo di derubarlo per smascherarlo, si accorgeranno di aver preso dei soldi che appartengono a qualcuno di ancora più potente e le conseguenze saranno catastrofiche per entrambi.

La sceneggiatura di “Cani sciolti” in sé è banale e poco verosimile, poiché si basa su ingredienti tipici degli action movie americani, che alimentano una suspense un po’ fine a se stessa. Non c’è nessun vero colpo di scena perché lo spettatore sembrerebbe aspettarsi tutto ciò che accade nel corso del film. Il punto forte di un lavoro del genere sta però nella buona dose di autoironia: il machismo dei protagonisti e la caratterizzazione dei criminali e dei cattivi come dei duri dotati di poca furbizia vengono ridicolizzati dai personaggi stessi con una serie di battute gustose, seppur anche queste tipiche di un certo repertorio.

La coppia formata dalle due star sembra funzionare, nonostante la maturità artistica superiore di Denzel Washington sia palpabile. Mark Wahlberg, reduce da un’operazione similare, “Pain & Gain – Muscoli e denaro”, si trova però a proprio agio con il genere action e con il ruolo del belloccio spaccone, un po’ grossolano ma dal cuore tenero. Se però si ricorresse meno al turpiloquio e più alla battuta tagliente nella caratterizzazione dei personaggi, il film ne gioverebbe, anche se spesso la pesantezza del discorso deriva dalla volontà di voler rendere letteralmente nella traduzione italiana dei dialoghi espressioni slang degli ambienti criminali, di per sé intraducibili.

“Cani sciolti” va preso soprattutto come un film leggero e divertente, che affronta solo in modo blando temi come l’amicizia, l’amore (ridotto a una piccola tresca tra Bobby e il suo capo Deb) o la corruzione degli organi governativi americani. I due agenti risentono di un sistema marcio, che ha perso di vista valori come l’onore e la fedeltà ai propri principi, ma la denuncia è appena percepibile. La pellicola sembra non prendersi sul serio e questo le permette di salvarsi dal baratro della banalità.

Irene Armaro

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