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Boxtrolls – Le scatole magiche – Recensione

Tra formaggi e scatole di cartone, la storia di una grande amicizia

Regia: Anthony Stacchi, Graham Annable – Cast: Ben Kingsley, Toni Collette, Jared Harris, Simon Pegg, Elle Fanning – Genere: Animazione, colore, 110 minuti – Produzione: USA, 2014 – Data di uscita: 2 ottobre 2014.

boxtrolls-le-scatole-magicheTratto dal romanzo di Alan Snow “Arrivano i mostri!” (“Here Be Monsters!”), “Boxtrolls” è un film d’animazione realizzato con la tecnica del stop-motion, in italiano chiamata “passo a uno”, con la quale si intende la scelta effettuata circa i numeri di quadri al secondo: la stessa tecnica utilizzata per i più celebri “Nightmare Before Christmas” o “La sposa cadavere”, per intenderci.

Nel sottosuolo di Cheesebridge, il paese dove il formaggio è l’alimento che ossessiona letteralmente gli abitanti, vivono i Boxtrolls, degli esseri simili a piccoli troll con indosso scatole di cartone che, secondo la leggenda, si aggirano la notte per le strade del paese con lo scopo di rubare puzzolenti formaggi e rapire i bambini. In una notte di tempesta infatti, un bambino viene portato da uno dei piccoli troll nelle caverne sotterranee dove abitano. In realtà il piccolo, a cui viene dato il nome Eggs (“Uovo”, come è scritto sulla scatola che gli viene fatta indossare) non viene rapito, ma cresciuto amorevolmente da questi strani esserini, che gli insegnano a vivere come loro. Quando i Boxtrolls saranno minacciati dal perfido Archibald Arraffa, starà proprio a Eggs, aiutato dalla giovane figlia del capo del paese Winnie, salvare i suoi piccoli amici e far trionfare la verità.

Come spesso accade, anche “Boxtrolls” è un film d’animazione al quale viene affidato il compito di trasmettere un messaggio importante. Molti sono infatti gli spunti di riflessione che la storia suggerisce: l’importanza della famiglia e soprattutto della capacità dei genitori di ascoltare i propri figli, la forza dell’amicizia, la volontà di cambiare se stessi e migliorarsi e infine, più in generale, l’eterna lotta tra il bene e il male e la posizione, spesso ambigua, che l’essere umano assume in questo scontro.

Eggs è un bambino cresciuto dai Boxtrolls ed è l’unico che conosce la loro vera identità e bontà d’animo: loro sono la sua famiglia e lui farà tutto quello che è in suo potere per aiutarli. Soprattutto li convincerà a cambiare, a diventare più forti per poter affrontare il perfido Arraffa: lo stesso Eggs ha subito un cambiamento, trasformandosi da (finto) Boxtroll timido in un vero e coraggioso ragazzo.

La lotta tra bene e male è rappresentata dalla volontà del cattivo Arraffa di conquistare il paese, servendosi di inganni e bugie, contrapposta al desiderio di Eggs di smascherarlo e salvare i suoi amici. È lo stesso Eggs che ci fa notare che è Arraffa, e quindi l’essere umano, il vero mostro e non i piccoli e amabili troll. Emblematici poi sono i due tirapiedi di Arraffa che si interrogano continuamente sulla natura delle loro azioni: se liberando il paese dai troll sono dalla parte dei buoni, come pensano di essere, allora perché devono compiere così tante cattive azioni?

“Boxtrolls” è un racconto divertente, capace di far sorridere ma anche riflettere. Un film d’animazione che sicuramente conquisterà molti spettatori. D’altra parte i piccoli troll sono veramente simpatici e irresistibili.

Margherita Mustari

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