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Benvenuto Presidente! – Recensione

Film ben riuscito e divertente questo di Riccardo Milani, che usa l’ironia per porre lo spettatore/elettore di fronte alle proprie responsabilità: veramente il dissesto del nostro paese dipende solo dalla classe politica?

Regia: Riccardo Milani – Cast: Claudio Bisio, Kasia Smutniak, Beppe Fiorello, Massimo Popolizio – Genere: Commedia, colore, 100 minuti – Produzione: Italia, 2013 – Distribuzione: 01 Distribution – Data di uscita: 21 marzo 2013.

benvenuto-presidenteRiccardo Milani con “Benvenuto Presidente!” da una lettura ironica del malgoverno, quanto mai attuale, che caratterizza da decenni il nostro ‘bel paese’, senza esprimere giudizi sugli schieramenti, che accomuna in un’unica famiglia di truffaldini.

Il fulcro narrativo attorno al quale si sviluppa l’intera pellicola non è la malapolitica, quanto il concetto di onestà, e lo svilimento che questo valore ha pian piano subito in un paese che della disonestà e delle furberie ha fatto un modus vivendi.

Milani non cavalca l’antipolitica, tanto di moda in questi ultimi tempi, anzi ammanta il fare politica della dignità che ha perso, ricordando che politici seri non ci si improvvisa, seppur carichi delle migliori intenzioni.

Così abbiamo un ‘Presidente per caso’ (alla “Dave – Presidente per un giorno”, col bravissimo Kevin Kline), impersonato da uno strepitoso Claudio Bisio, sempre a maggior titolo icona della comicità nostrana: con le sue interpretazioni ci fa riassaporare il gusto delle commedie all’italiana dei tempi andati.

Bisio incarna alla perfezione l’uomo qualunque che si ritrova catapultato nella sala dei bottoni, dove le sue regole, quelle di onestà e coerenza insegnategli dal nonno, valgono a poco, in un ambiente oramai assuefatto a intrighi e sotterfugi, senza i quali si rischia l’immobilismo.

Ma Milani, come nessun altro, coglie il vero problema, che consiste nella ‘mala educazione’ che permea il paese, che ha insegnato alle nuove generazioni che per andare avanti occorre conoscere le persone giuste nei posti giusti, che questo serva per una raccomandazione, per fare un controllo medico saltando le lunghe liste d’attesa o semplicemente per non fare la fila alle poste. Così abbiamo un paese diviso tra onesti duri e puri, ‘onesti per mancanza di alternative’ e furbetti della porta accanto, tutti pronti, soprattutto questi ultimi, a scagliarsi con chi ci governa, dimenticando troppo spesso che rispecchiano in tutto e per tutto ciò che molti di noi fanno nel proprio piccolo.

Ma non va dimenticato che il film di Milani vuole prima di tutto divertire, e riesce bene nell’intento, grazie ad un’ottima sceneggiatura, scritta dall’instancabile Fabio Bonifacci (“Amiche da morire”, “Il Principe abusivo”, “Benvenuti al Nord”, “Si può fare” e “Notturno bus”, solo per citare alcuni dei suoi script), e da una regia vivace, che ben amministra un cast di prim’ordine.

Il regista, che ama lavorare con chi ha già condiviso il set, o con chi stima da sempre e vorrebbe condividerlo, affianca a Bisio la brava Kasia Smutniak, che recentemente ha diretto in “Volare-La grande storia di Domenico Modugno”, ma anche Beppe Fiorello, che nell’appena citata fiction vestiva i panni del noto cantante.

Ma c’è spazio anche per Piera Degli Esposti, che Milani ha diretto in “Tutti pazzi per amore”, per grandi attori quali Remo Girone, Omero Antonutti e Gianni Cavina, senza dimenticare Massimo Popolizio, Cesare Bocci, Franco Ravera, Patrizio Rispo e Michele Alhaique, tutti perfetti nei loro ruoli.

La scelta di attori di rango anche per i ruoli minori dona al film un’armonia inusuale in un panorama cinematografico come il nostro in cui in troppi s’improvvisano attori.

Maria Grazia Bosu

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