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Before Midnight – Recensione

Before Midnight: la coppia Ethan Hawke/Julie Delpy torna a indagare le relazioni di coppia con il terzo capitolo della storia d’amore tra Jesse e Celine

Regia: Richard Linklater – Cast: Ethan Hawke, Julie Delpy, Seamus Davey-Fitzpatrick, Xenia Kalogeropoulou, Ariane Labed – Genere: Drammatico, colore, 109 minuti – Produzione: USA, 2013 – Distribuzione: Good Films – Data di uscita: 31 ottobre 2013.

before-midnight-locDopo sei anni dall’ultimo capitolo della serie iniziata con “Before Sunrise” (1995) e seguita da “Before Sunset” (2004), la coppia Ethan Hawke/Julie Delpy e il regista Richard Linklater, tornano a collaborare in un terzo episodio, intitolato “Before Midnight”. Ancora una volta protagonista assoluta, della pellicola è la relazione tra Jesse e Celine, una coppia di quarantenni innamorata, nonostante tutto.

Ciò che salta piacevolmente all’occhio è la veridicità che caratterizza il rapporto di coppia. Non siamo di fronte a una commedia romantica in cui la vita coniugale è tutta rosa e fiori, ma nemmeno a un dramma in cui, al contrario, sembra non esistere peggior incubo di una lunga relazione. In questo senso, la pellicola esula da ogni genere per il suo tentativo – ben riuscito – di rappresentare con brutale onestà le dinamiche vere di una reale coppia di lunga data, in cui l’amore si mescola alla fatica che una relazione comporta, nonché alle difficoltà della vita in generale. Ecco che allora il romanticismo sdolcinato e improbabile lascia spazio a vivaci discussioni fatte di risa ma anche litigi a suon di acuti botta e risposta.

A fare da sfondo alla commedia è una Grecia paradisiaca che, però, non ruba mai la scena ai veri protagonisti. Il film sembra, infatti, non avere occhi che per la coppia di amanti, la cui centralità è spudoratamente esaltata dalle riprese che la vedono perennemente protagonista. Raramente, infatti, la macchina da presa si distoglie da essa per lasciarsi incantare dall’idilliaco panorama della penisola, tra natura incontaminata e antiche rovine.

Ma, se da una parte il paesaggio si sposa benissimo con l’atmosfera leggera delle rilassanti passeggiate dei protagonisti, dall’altra tende, invece, ad amplificarne i momenti di crisi; le liti, infatti, messe a confronto con il luogo solare ed estivo, appaiono ancor più drammatiche di quanto non siano in realtà.

Insieme alla centralità della coppia, il film sembra concentrarsi sul concetto del tempo. Nel corso della pellicola si assiste, infatti, a un continuo andirivieni tra passato, presente e futuro. Nell’affrontare i problemi e le difficoltà del presente, Jesse e Celine rivangano il passato, carico di sbagli e segreti non detti, ma anche, e soprattutto, di ricordi indimenticabili. Ad esaltare i salti nel tempo torna, inoltre, il motivo della macchina del tempo, già presente nel primo capitolo del 1995.

Con il tempo che passa, anche la storia d’amore tra i due protagonisti si evolve: un’evoluzione che vede la coppia in una dimensione domestica e più matura rispetto ai primi due film. I personaggi sono cresciuti e con loro anche i problemi. Quello che viene rappresentato non è più, dunque, il rapporto idilliaco tra due ventenni innamorati, o due trentenni che si ritrovano, bensì quello tra due persone pienamente adulte, ognuna con i propri pregi e difetti e, soprattutto, con esigenze cui non è facile rinunciare.

In conclusione, “Before Midnight” segue in maniera lineare e coerente la crescita della coppia che avevamo conosciuto nei primi due film, rappresentandone e indagandone profondamente la fase più matura. Anche stavolta, dunque, il trio Hawke/Delpy/Linklater mostra di aver svolto un intenso lavoro sui personaggi riuscendo a mantenerne l’autenticità.

Francesca L. Sanna

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