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All Cats Are Grey – Recensione

Interessante opera prima sui turbamenti adolescenziali e la ricerca delle proprie radici

(Tous Les Chats Sont Gris) Regia: Savina Dellicour – Cast: Manon Capelle, Bouli Lanners, Anne Coesens, Benoit Verhaert – Genere: Drammatico, colore, 88 minuti – Produzione: Belgio, 2014.

all-the-cats-are-greyIn concorso al Festival del Film di Roma 2014 per Alice nella città, l’opera prima di Savina Dellicour tratta con delicatezza e semplicità un tema arcaico e universale: la ricerca delle proprie radici.

Ogni essere umano vuole sapere da dove viene – gli storici si arrabattano per darci certezze su tutto ciò che ci ha preceduto: sappiamo per esempio com’era la terra quando a popolarla erano i dinosauri – e non è quindi difficile capire il disagio di un’adolescente che nutre dubbi nei riguardi dei propri genitori.

E’ il caso di Dorothy, una sedicenne benestante di Bruxelles, che dubita da sempre che il marito della madre sia il suo padre naturale e, non trovando risposte all’interno della famiglia, arriva a chiedere aiuto a un singolare detective, conosciuto per caso in un parco pubblico.

Il sentirsi sempre inadeguati e la voglia di trasgredire le regole, proprie della fase adolescenziale, finiscono quindi per sfociare in quest’irrefrenabile curiosità, che allontana la giovane da altri interessi, e la porta a condividere molto tempo con il detective Paul, ciò che di più lontano si possa immaginare dalla sua agiata famiglia.

La pellicola scorre veloce, la regista offre una rappresentazione veridica della vita di Dorothy, senza mai toccare le corde del melodramma, preferendo un registro più leggero con una punta d’ironia. L’attenzione è puntata sulle dinamiche relazionali tra i personaggi, che evolvono rapidamente, permettendo alla verità finalmente di emergere, e a Dorothy di fare un passo avanti verso l’età adulta.

La fragilità e i turbamenti non sono propri solo dell’adolescenza, e anche per un genitore può essere difficile proteggere la propria famiglia e convivere con i propri fantasmi.

Maria Grazia Bosu

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