Nel corso di un’intervista nel podcast “Dinner’s On Me“, l’attore svedese Alexander Skarsgård ha condiviso le sue esperienze difficili prima di raggiungere la notorietà con la serie “Generation Kill“. Nonostante avesse già ottenuto un ruolo in una commedia di successo come “Zoolander“, Skarsgård ha rivelato di aver affrontato numerosi ostacoli durante le audizioni, un periodo che ha messo a dura prova la sua autostima e la sua carriera.
Le sfide delle audizioni: un’esperienza traumatica
Alexander Skarsgård ha descritto le audizioni come esperienze particolarmente stressanti e frustranti. “Trovavo quelle esperienze orribili”, ha affermato, ricordando come spesso si presentasse a provini per ruoli che sentiva non fossero adatti a lui. “Non ti connetti per nulla con il personaggio, ma sei in una fase della carriera in cui non puoi dire di no a un’audizione”, ha aggiunto. Questa pressione ha creato in lui un forte disagio, portandolo a sentirsi inadeguato e insicuro.
L’attore ha anche rivelato di aver vissuto momenti di grande angoscia, descrivendo come tornava nel suo appartamento a Los Angeles dopo una giornata di audizioni andate male. “Mi veniva un po’ di Disturbo da Stress Post-Traumatico, perché mi ricordo la sensazione di tornare nel mio squallido appartamento e piangere sotto la doccia”, ha confessato. Queste esperienze lo hanno fatto sentire “sporco nell’anima” e privo di fiducia in se stesso, un sentimento che ha segnato profondamente il suo percorso professionale.
La lotta per la dignità e la fiducia in se stesso
Skarsgård ha rivelato di aver attraversato un periodo in cui si sentiva un pessimo attore, incapace di riconoscere il proprio valore. “Pensavo di non avere dignità perché mi presentavo comunque ai provini”, ha spiegato, evidenziando quanto fosse grave la sua mancanza di fiducia. Questo stato d’animo ha influenzato non solo la sua carriera, ma anche la sua vita personale, rendendo difficile per lui affrontare le sfide quotidiane.
Tuttavia, nonostante le difficoltà, Skarsgård ha trovato la forza di rialzarsi. La sua perseveranza ha iniziato a dare i suoi frutti quando ha ottenuto il ruolo di Eric Northman nella serie “True Blood“, che ha segnato un punto di svolta nella sua carriera. Da quel momento, ha continuato a lavorare in produzioni di successo come “Big Little Lies” e “Succession“, dimostrando che la determinazione può portare a risultati straordinari.
Un nuovo capitolo: il film Pillion e il Festival di Cannes
Recentemente, Alexander Skarsgård ha presentato il suo ultimo progetto al Festival di Cannes: il film “Pillion“. In questa pellicola, l’attore recita al fianco di Harry Melling, in una storia romantica che esplora tematiche queer con toni audaci. Questo nuovo ruolo segna un ulteriore passo nella sua carriera, evidenziando la sua versatilità come attore e la sua capacità di affrontare sfide sempre più complesse.
La partecipazione al Festival di Cannes rappresenta un riconoscimento importante per Skarsgård, che ha saputo trasformare le sue esperienze difficili in opportunità di crescita e successo. Con un passato segnato da incertezze e sfide, oggi l’attore svedese è un esempio di resilienza e determinazione nel mondo del cinema.
CONDIVIDI COI TUOI AMICI!