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About a Boy – Un ragazzo – Recensione

About a Boy – Un ragazzo: una storia d’amicizia che ci offre un Hugh Grant alle prese con un personaggio dalle sfumature tenere

(About a Boy) Regia: Chris e Paul Weitz – Cast: Hugh Grant, Toni Collette, Rachel Weisz, Nicholas Hoult, Sharon Small – Genere: commedia, colore, 101 minuti – Produzione: USA, Gran Bretagna, Francia, 2002.

about-a-boy“About a Boy – Un ragazzo” è il film che è riuscito a far interpretare a Hugh Grant emozioni diverse dall’amore romantico, al quale ci ha abituato. La storia di questa pellicola è tratta dal best seller omonimo di Nick Hornby che, nel 1998, salì nelle più alte hit di vendita del Regno Unito.

La pellicola racconta di Will, un uomo single, quasi arrivato ai quaranta, che vive di rendita, grazie ad una canzone natalizia scritta dal padre anni prima, e che non ha grandi scopi nella vita, se non quelli di appagare i propri desideri. Un giorno si reca a un incontro per genitori single, pur non avendo figli, solamente con lo scopo di poter flirtare con qualche bella donna. Alla fine incontra, sì, una donna, ma per conquistarla dovrà passare attraverso l’amica hippy e suo figlio Marcus. È proprio la conoscenza con Marcus che cambierà la vita di entrambi.

Hugh Grant si confronta con un personaggio nuovo, dando una discreta interpretazione d’attore, che, invece di innamorarsi di una donna e mostrarci tutte le complicazioni del caso, instaura con un bambino un bellissimo rapporto, del quale entrambi erano bisognosi. È un dare avere fra i due, che ridanno equilibrio alla loro esistenza, scoprendo nuove certezze e nuovi modi di essere. Per Marcus, Will è come il fratello maggiore che non ha mai avuto, anche se all’inizio cercherà di farlo fidanzare con la madre, e per lui invece Marcus rappresenta il sintomo che qualcosa in lui non và, che deve cambiare, per crescere e finalmente affrontare la vita vera.

Il film ha ricevuto nel 2003 una nomination agli Oscar come Miglior Sceneggiatura, che, curata dagli stessi fratelli Weitz e Peter Hedges, ci vuole insegnare che per vivere serenamente è necessario sdrammatizzare un po’ la vita.

Sonia Serafini

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