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A Glimpse Inside the Mind of Charles Swan III – Recensione

Roman Coppola, qui al suo secondo lungometraggio, presenta a Roma la storia di Charlie Swan III, ispirata al periodo d’oro degli anni ’70 in cui un gruppo di audaci e dinamici artisti, tra cui Charles White II, creavano copertine di album musicali con immagini pop

Regia: Roman Coppola – Cast: Charlie Sheen, Bill Murray, Jason Schwartzman, Katheryn Winnick, Patricia Arquette – Genere: Commedia, colore, 90 minuti – Produzione: Stati Uniti, 2012 – Data di uscita: 15 novembre 2012.

aglimpseinsidethemindofcharlesswanIIICharles Swan III (Charlie Sheen) ha tutto. E’ un designer eccentrico e di grande successo, con fama, denaro e fascino diabolico che gli hanno donato una vita apparentemente perfetta. Ma quando il suo vero amore, la bella Ivana, interrompe improvvisamente la loro relazione, Charles viene lasciato col cuore spezzato. Con il supporto del suo fedele amico Kirby (Jason Schwartzman), Saul (Bill Murray), e sua sorella Izzy (Patricia Arquette), Charles inizia un viaggio delirante di auto-riflessione per cercare di venire a patti con una vita senza Ivana.

Era ora! Finalmente il festival ci regala un’opera convincente In Concorso, raccontata in modo originale e frizzante. Anche se il tema di un amore finito e di un relativo cuore spezzato è stato più volte trattato al cinema, quasi esclusivamente dal lato femminile, qui viene visto il lato maschile della sofferenza, con tutti i suoi interrogativi sul cosa è andato storto e sul cosa è andato bene. Il film è davvero godibile, certe trovate sono davvero originali e spassosissime, con un Charlie Sheen superlativo e istrionico nel suo ruolo, con chiaro riferimento a “The Blues Brothers” nel suo look; tutto il cast è all’altezza, anche se una citazione a parte la merita Bill Murray, vero amuleto dei figli di Coppola vista la sua partecipazione al fortunato “Lost in Translation” della sorella Sofia. Il tutto non poteva che essere accompagnato da un’ottima colonna sonora, che ben si sposa con gli anni 70, epoca nella quale è ambientato il film.

La regia è davvero illuminata, degna del cognome portato. Il premio per il miglior attore al fantastico Charlie Sheen, in questo fin qui deludente festival, è davvero alla portata di mano.

Salvatore Cusimano

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