Eco Del Cinema

Eden – Recensione

Un ragazzo, il suo sogno e la travolgente disco music degli anni Novanta

Regia: Mia Hansen-Løve – Cast: Greta Gerwig, Brady Corbet, Golshifteh Farahani, Claire Tran, Crystal Lonneberg – Genere: Drammatico, colore, 131 minuti – Produzione: Francia, 2014.

edenPaul è un giovane ragazzo parigino amante della musica disco, con il sogno di diventare DJ. Insieme al suo amico Stan, forma il duo “Cheers” e, partendo dalle cantine della capitale francese, i due iniziano a riscuotere successo, arrivando ad esibirsi anche negli Stati Uniti. Ma, come accade spesso, la fame di successo stravolge la vita di Paul, trascinandolo in territori oscuri e pericolosi e costringendolo a trascurare la famiglia e gli studi.

In “Eden”, presentato al Festival Internazionale del Film di Roma nella sezione “Gala”, la regista Mia Hansen-Løve ci guida nella Parigi sotterranea dell’inizio degli anni Novanta, quando tra i giovani francesi si faceva largo la passione per la musica Garage, genere a metà strada tra l’House music anni Ottanta e la Disco.

Il film, presentando una netta divisione in due parti, ripercorre le tappe fondamentali della vita del giovane Paul, sia dal punto di vista professionale con la sua ascesa nel mondo dei DJ, sia il passaggio dall’età adolescenziale a quella adulta.

L’intento del film non è tanto quello di mostrare la diffusione di un genere di musica da discoteca, che ha riscosso parecchio successo e che ha portato alla moderna House, ma la volontà della regista è quella di raccontare la crescita di un ragazzo, il suo perdersi lungo la strada della maturità, guidato dalla sua infinita e genuina passione per la musica che però si rivelerà fatale. Paul infatti, dopo aver dato vita al duo “Cheers” e una volta iniziato a riscuotere i primi successi, cadrà nella spira della cocaina e per lui e i suoi amici, fedeli compagni di viaggio fin dalle prime esibizioni, la vita diventerà sempre più difficile. La droga sarà la sua unica compagna per molti anni dato che, lasciato dal suo unico amore Julia, non riuscirà più a costruire un rapporto serio con un’altra ragazza.

Il passaggio di Paul all’età adulta avviene in tempi molto lunghi e con non poche difficoltà: mentre i suoi amici, dopo aver abbandonato le droghe e le avventure giovanili, riescono a costruirsi un futuro e alcuni anche una famiglia, Paul si ritroverà a 34 anni solo e senza un soldo, unicamente con la sua passione per la musica che però, a distanza di anni, risulta superata e quindi non gli permette più di guadagnarsi da vivere. Un film quindi quello della Hansen-Løve dal gusto amaro, in quanto mostra la delusione di un giovane talentuoso e appassionato, nel vedere i suoi sogni e le sue aspettative andare in frantumi.

La regista opta per uno stile semplice e senza alcuna pretesa, proprio per mostrare nel modo più efficace le emozioni e gli stati d’animo che attraversano il cuore di Paul.

Ovviamente degna di nota la colonna sonora che gli amanti della musica Disco anni Novanta apprezzeranno sicuramente, viste le scelte di brani che rappresentano delle pietre miliari del genere. Tra gli artefici di alcuni pezzi della colonna sonora troviamo il duo di Dj francesi “Daft Punk”: il duo è realmente protagonista del film in quanto rappresenta i diretti concorrenti dei “Cheers” che, al contrario di quest’ultimi, riescono a riscuotere un successo mondiale, confermandosi anche negli anni successivi.

Con uno stile semplice e atmosfere romantiche, nel senso più Ottocentesco del termine, “Eden” trasporta lo spettatore nel contesto musicale di qualche anno fa, permettendo di condividere la passione ma anche le delusioni e i sentimenti del protagonista e, grazie alla colonna sonora, di riportarci alla mente qualche bel ricordo.

Margherita Mustari

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