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Il mio amico Eric – Recensione

“Siamo più forti insieme che da soli”: ecco il messaggio del nuovo film di Ken Loach, basato sul rapporto tra il calcio (impersonato da Eric Cantona) e i suoi tifosi

(Looking for Eric) Regia: Ken Loach – Cast: Steve Evets, Eric Cantona, Stephanie Bishop, Gerard Kearns, Stefan Gumbs, Lucy-Jo Hudson, John Henshaw- Genere: Commedia, colore, 116 minuti – Produzione: Gran Bretagna, Italia, Francia, Belgio, 2009 – Distribuzione: BIM – Data di uscita: 4 dicembre 2009.

ilmioamicoericEric Bishop è un postino di Manchester la cui vita sta andando a pezzi. Abbandonato dalla sua seconda moglie, si ritrova a dover badare ai figli di lei avuti da precedenti relazioni, è depresso e soffre di attacchi di panico. Ma la sua più grande paura è rappresentata dal dover affrontare Lily, la sua prima moglie, l’unica donna che abbia mai amato e da cui è fuggito schiacciato da pesanti responsabilità a cui non ha saputo far fronte.

Eric ha un’unica passione, il calcio e, soprattutto, Eric Cantona. Una sera il famoso calciatore del Manchester United si materializza in camera sua. Il postino farà tesoro delle sue ‘perle di saggezza’, riuscendo ad uscire dallo stato di torpore in cui vive da anni. “Il mio amico Eric” è l’ultimo film di Ken Loach dai toni decisamente più leggeri rispetto alle precedenti pellicole, come “Il vento che accarezza l’erba” (2006) o “In questo mondo libero…” (2007).

Anche se la sceneggiatura è interamente di Paul Laverty, collaboratore fidato di Loach, l’idea di una pellicola basata sul rapporto tra un tifoso ed un calciatore nasce proprio da Eric Cantona, interessato a portare sul grande schermo parte della sua storia di vita e di professionista. “Il mio amico Eric” esplora non solo la parte spettacolare del calcio e il ruolo che esso ha nella vita delle persone, ma anche gli aspetti legati alla celebrità, al modo in cui stampa e televisione costruiscono personaggi che, agli occhi della gente, assumono qualità soprannaturali.

Ma, soprattutto, è un film che parla di speranza e di amicizia, della solidarietà che nasce tra colleghi e tifosi e di quanto sia importante, a volte, affidarsi agli altri per riuscire, perché, come afferma Ken Loach, “siamo più forti insieme che da soli”. Da notare la bella interpretazione di Steve Evets, nei panni del protagonista Eric Bishop.

Domenica Quartuccio

Il mio amico Eric – Recensione

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