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I Want To Be a Soldier – Recensione

Finalmente in Italia “I Want To Be a Soldier”: l’abbiamo visto al Festival del Film di Roma nel 2010

Regia: Christian Molina – Cast: Robert Englund, Danny Glover, Cassandra Gava, Valeria Marini, Andrew Tarbet, Fergus Riordan, Jo Kelly, Ben Temple, Josephine Barnes, Cameron Antrobus – Genere: Drammatico, colore, 88 minuti – Produzione: Spagna, Italia, 2010 – Distribuzione: Iris Film – Data di uscita: 14 ottobre 2011.

i-want-to-be-a-soldierPresentato al Festival del Film di Roma 2010, “I Want To Be a Soldier”, prodotto dalla nostrana Valeria Marini, che si riserva un cameo all’interno dell’opera, denuncia la facilità con la quale la televisione può influenzare negativamente la crescita morale dei nostri bambini, soprattutto se in casa regna l’incomunicabilità.

Il regista, in modo fin troppo chiaro, punta il dito contro la superficialità con la quale si lasciano i bambini da soli davanti al mezzo televisivo, padroni assoluti del telecomando quando la tv è quella della loro camera. Spesso la vita stressante che viviamo ci porta a compiere scelte per le quali il prezzo può essere troppo alto.

Di sicuro la pellicola mostra una situazione portata all’estremo, ma proprio per questo scuote lo spettatore. Sia chiaro che il film non rimarrà negli annali della cinematografia mondiale, ma l’importante è che passi il messaggio per genitori e figli: non può esserci un’esistenza sana ed equilibrata se priva di regole.

I genitori non devono avere paura di esigere una certa disciplina dai propri figli, serve a inserirli correttamente nel contesto civile. I bambini sono dei fiori che devono sbocciare, sta agli adulti permettergli di farlo col massimo splendore.

Succede sovente che quando la scuola, un vicino di casa, o un amico, ci fa notare un atteggiamento scorretto dei nostri piccoli, ci chiudiamo a riccio, in una strenua difesa, quasi sia inaccettabile che sbaglino. E magari non li riprendiamo per paura di causare loro un qualche trauma, non pensando che i traumi veri sono quelli che la vita loro causerà se non sapranno vivere.

Alex, il protagonista della storia,ha un amico immaginario, col quale compensa quelle che secondo lui sono le disattenzioni che i genitori hanno nei suoi confronti, a causa dell’arrivo in casa di due gemelli. Pian piano, le immagini di guerra che popolano le reti televisive lo convincono che far parte dell’esercito sia l’unica cosa bella da fare da grandi, niente di male se non fosse che la violenza pian piano inizia ad insinuarsi nei suoi comportamenti, distruggendo se stesso e la sua famiglia.

Maria Grazia Bosu

I Want To Be a Soldier – Recensione

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