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Vi presento Christopher Robin (2017)

Recensione

Vi presento Christopher Robin – Recensione: quando i sentimenti non emozionano

Vi presento Christopher Robin Review

Tanti sceneggiatori e registi pensano sia facile ottenere un film ad alto impatto emotivo: basta prendere una storia drammatica, accompagnarla con una fotografia dai colori tenui e un pianoforte malinconico e poco invasivo, fare lunghi primi piani di espressioni facciali dolenti e il gioco è fatto. Sfortunatamente, è meno facile di quello che credono: se tutto questo generalmente può funzionare, serve un qualcosa in più per colpire davvero lo spettatore, soprattutto in un’epoca in cui di film drammatici ne escono tre a settimana.

Quale sia lo scopo di “Vi presento Christopher Robin”, oltre a comunicare tristezza, non è ben chiaro; le vicende si susseguono senza alcun tipo di pathos o alternanza di ritmo, e così come inizia il film prosegue e finisce, senza mai raggiungere un apice di qualche tipo. La pellicola è, sulla carta, ricca di emozioni e dei sentimenti che nascono da questo complicato rapporto padre-figlio, ma non riesce assolutamente a trasmetterli sullo schermo, limitandosi a fare da spettatrice ella stessa.

Vi presento Christopher Robin: una storia vera che manca di verità

Vi presento Christopher Robin film

Come è d’uso in questi anni, “Vi presento Christopher Robin” è tratto da una storia vera, ma per il modo etereo e quasi astratto in cui è realizzato si fatica ad identificarlo come tale. Gli stessi personaggi sembrano surreali nei comportamenti e nei dialoghi, contribuendo alla sensazione di favola che permea tutta la pellicola. Sarebbe potuto essere un punto a vantaggio del film, che invece rimane inespresso e insensato a fronte della totale mancanza di un cambio di ritmo o di intensità.

Il potenziale c’è, ma non viene sviluppato; peccato, perché la storia di base è interessante e offre molti spunti di riflessione sulla famiglia e sull’affetto.

Valeria Brunori

Trama

  • Titolo originale: Goodbye Christopher Robin
  • Regia: Simon Curtis
  • Cast: Margot Robbie, Domhnall Gleeson, Kelly MacDonald, Stephen Campbell Moore, Nico Mirallegro, Simon Williams, Bentley Kalu
  • Genere: Biografico, colore
  • Durata: 107 minuti
  • Produzione: Gran Bretagna, 2017
  • Distribuzione: 20th Century Fox
  • Data di uscita: 3 Gennaio 2018

Vi presento Christopher Robin

Il film di genere biografico “Vi presento Christopher Robin”, diretto dal regista Simon Curtis, è un omaggio alla storia dell’uomo dietro il personaggio che lo rese celebre. La romantica ed emozionante biopic di Curtis, sceneggiata da Simon Vaughan – già creatore della pellicola di successo “Un orso di nome Wiennie” datata 2004 – racconta di un giovane A.A. Milne (Domhnall Gleeson), scrittore dalla cui penna nacque l’orsetto più amato e conosciuto di sempre, Winnie the Pooh, le cui avventure, assieme ai suoi amici nel Bosco dei Cento Acri, sono contenute in alcuni tra i più bei libri illustrati per l’infanzia.

Prima di diventare un tenero orsacchiotto giallo ghiotto di miele, Winnie era un vero e proprio pupazzo di peluche, regalato al piccolo Christopher Robin dalla signora Milne, in occasione del suo primo compleanno e, in seguito, diventato il più inseparabile dei suoi compagni di strada.

Vi presento Christopher Robin: una fiaba non proprio a lieto fine

Alan Alexander Milne, era un matematico inglese divenuto noto per aver scritto per la rivista satirica “Punch” e per aver redatto articoli di propaganda per l’intelligence britannica.  Dopo il dramma del Primo conflitto Mondiale, nel 1920, Milne ebbe un figlio di nome Christopher Robin a cui dedicò una serie di opere letterarie per l’infanzia, ispirandosi al suo mondo di giochi. Winnie the Pooh è un personaggio molto amato, ma la sua storia non è una fiaba a lieto fine; per molti anni infatti, il ‘piccolo’ Christopher Robin, è rimasto incastrato nel suo ruolo di ‘eterno bambino’, senza riuscire a liberarsi – neppure da adulto –  di quel personaggio letterario suo alter ego, creato dal padre.

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