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Il Grande e Potente Oz – Recensione

Effervescente al punto giusto il film di Raimi racconta le origini del mago di Oz, come neppure il suo ideatore Frank Baum ha fatto, mostrando la storia di un giovane prestigiatore, un po’ ciarlatano, dal volto affascinante di James Franco, che passa dal Kansas al fantastico mondo di Oz, dove a cambiare non sarà solo il suo domicilio, ma la sua stessa identità

(Oz: The Great and Powerful) Regia: Sam Raimi – Cast: Mila Kunis, James Franco, Rachel Weisz, Michelle Williams, Abigail Spencer, Joey King, Zach Braff, Martin Klebba, Ted Raimi, Bill Cobbs, Tony Cox, Tim Holmes, Toni Wynne, Dennis Kleinsmith, Ron Causey, Steve Forbes, Wayne Brinston, Philip Huper – Genere: Fantastico, colore, 127 minuti – Produzione: USA, 2013 – Distribuzione: Walt Disney – Data di uscita: venerdì 8 Marzo 2013.

ilgrandeepotenteoz“Il Grande e Potente Oz” può definirsi un sequel del cult-movie di Victor Fleming del 1939 “Il mago di Oz”. L’intento dei produttori è quello di spiegare come un illusionista da strapazzo sia diventato il mago di Oz, prendendo spunto da alcuni accadimenti dei libri di Frank Baum, che nei 14 romanzi scritti dal 1900 al 1920 e ambientati nel Regno di Oz, non ha mai parlato chiaramente delle origini del famoso mago.

Sam Raimi si dimostra il regista perfetto per questa produzione: grazie al suo estro e alla sua fantasia tira le fila del racconto con maestria, dispiegando, dopo una prima parte di girato in bianco e nero, apparentemente in 4:3, uno sfavillio di colori luminescenti e scene fantasmagoriche, grazie ad un 3D di ottimo livello.

Un James Franco in forma smagliante, vero fulcro interpretativo della pellicola, impersona il ‘grande mago’ in modo ineccepibile, dandogli quella carica di umanità che lo pone in immediata empatia col pubblico, sia quando mostra appieno le sue debolezze, sia quando eleva la sua persona ad azioni altruiste e generose.

Accanto al suo personaggio ruotano tre streghe, Theodora, Evanora e Glinda, con i volti di Mila Kunis, Rachel Weisz e Michelle Williams, che, ad onor del vero, brilla in modo particolare.

Le ambientazioni fantastiche e i personaggi che popolano Oz sono molto curati e colorati, alcuni particolarmente riusciti, come la ‘fanciulla di porcellana’, cui presta la voce la tredicenne Joey King, interprete, all’inizio del film, della ragazza sulla sedia a rotelle.

Forse 130 minuti sono un po’ troppi, una limatina qua e là avrebbe potuto conferire alla pellicola un maggior ritmo, a volte indugiare sugli effetti visivi determina stupore nello spettatore ma può generare un po’ di stanchezza, soprattutto in chi non va pazzo per il 3D.

Il film rimane comunque godibilissimo per un pubblico di ogni età, anche se nei più piccoli l’appagamento sarà sicuramente maggiore.

Daniele Battistoni

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