Hearth of a Lion: presentato nella sezione Alice nella città e diretto da Dome Karukoski, il film tratta la difficile tematica del libero arbitrio
(Leijonasydän) Regia: Dome Karukoski – Cast: Peter Franzén, Yusufa Sidibeh, Laura Birn, Jasper Pääkkönen – Genere: Drammatico, colore, 99 minuti – Produzione: Finlandia, Svezia, 2013.
Ricorda molto la storia di “Brotherhood”, film danese diretto da Nicolo Donato e vincitore nel 2009 del Festival Internazionale del Film di Roma, “Heart of a Lion”. Presentato al Toronto Film Festival , la pellicola è in concorso nella sezione Alice nella città ed è diretto da Dome Karukowski.
Nella civile Finlandia, dove il razzismo c’è ma non si vede, un neonazi s’innamora di una ragazza madre di un bimbo di colore, nato da una sua precedente relazione. Teppo dovrà decidere tra i suoi camerati e la bella Sari.
Tutta la narrazione è pervasa dalla tensione del protagonista, che deve lottare con i suoi fantasmi. Le sue certezze cadono un po’ alla volta, in contemporanea con quelle del piccolo Rhamadhani, che oltre ad essere nero è anche musulmano. Con una circolarità perfetta, il film si chiude e si apre con un funerale.
In realtà la pellicola rappresenta una sorta di rinascita per Teppo, un lasciarsi dietro tutto ciò che il protagonista era all’inizio: un uomo senza speranza. In “Brotherhood” l’ostacolo, posto dallo sceneggiatore nel viaggio dell’eroe, era la sua omosessualità, qui invece è il razzismo strisciante di quelli che vogliono una Finlandia bianca.
Il cambiamento di Teppo è seguito con attenzione dalla camera e con curiosità e ironia dal ragazzino che lui deve seguire, vista l’assenza prolungata della madre. Ed è proprio la scomparsa di Sari, fatta sparire con un pretesto nella parte centrale del film, a far vacillare un po’ il film.
Detto questo, non si può eccepire nulla al film finlandese, che naviga nei luoghi del ‘not politically correct’ con garbo e ironia. Non c’è giudizio da parte del regista nei confronti di nessuno.
Ottimo il cast, composto da Teppo, interpretato dalla star finlandese Peter Franzen, da Laura Birn/Sari e dal giovane Jasper Paakkonen.
Ivana Faranda
