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Ray Liotta, il ‘bravo ragazzo’ di Scorsese, è morto. Aveva 67 anni

Il sessantasettenne Ray Liotta, memorabile per il ruolo di Henry Hill in “Quei bravi ragazzi” (1990) di Martin Scorsese ci ha lasciato. Tra gli ultimi film da lui interpretati ricordiamo “Storia di un matrimonio” e “I molti santi del New Jesey” del 2021.

Ray Liotta, la fine in un momento di ripresa artistica

Ray Liotta RIP

Secondo quanto riportato da Deadline l’interprete si trovava in Repubblica Dominicana, quando è stato colto da un infarto mentre dormiva. Ray Liotta stava girando il film “Dangerous Waters”. L’attore, impegnato con Jacy Nittolo, lascia una figlia di nome Karsen.

Liotta stava vivendo un periodo di rinascita, grazie a pellicole come: “Storia di un matrimonio” di Noah Baumbach del 2019  “I molti santi del New Jersey” di Alan Taylor e “No Sudden Move” di Steven Soderbergh, entrambi del 2021. Aveva terminato “Cocaine Bear” di Elizabeth Banks, e avrebbe dovuto recitare in “The Substance “al fianco di Demi Moore e Margaret Qualley.

Di recente ha lavorato come produttore esecutivo per la docuserie “A&E Five Families”, sulle famiglie mafiose di New York: Genovese, Gambino, Bonnano, Colombo e Lucchese.

I ruoli in tv

Sebbene sia stato impegnato più per lavori dedicati al grande schermo, Ray Liotta ha anche partecipato a progetti televisivi come: la serie Apple TV + “Black Bird” con Taron Egerton; “Hanna” di Prime Video; il film drammatico della CBS del 2006 “Smith” e “Shades of Blue” con Jennifer Lopez della NBC del 2016-18.

Ha ricevuto un Primetime Emmy nel 2005 per la sua interpretazione in “ER “ed è stato due volte candidato al SAG Award per “Texas Rising”, la miniserie del 2015, e “The Rat Pack” il telefilm del 1998, in cui ha interpretato Frank Sinatra al fianco di Don Cheadle, Joe Mantegna e Angus Macfayden.

Tra i suoi primi ruoli ricordiamo Joey Perrini nella soap opera della NBC “Destini” dal 1978 al 1981.

I grandi film per il cinema

Nato il 18 dicembre del 1954 a Newark, NJ, Ray Liotta ha studiato recitazione all’Università di Miami prima di ottenere il suo ruolo in “Destini”.

Tanti i registi che hanno diretto Ray Liotta nel corso della sua lunga carriera e tanti i film memorabili a cui ha partecipato. Ricordiamo: “Qualcosa di travolgente” (1987) di Jonathan Demme, che gli è valso una nomination ai Golden Globe; “L’uomo dei sogni” del 1989 e l’anno dopo il ruolo del gangster Henry Hill, forse il più importante della sua vita, in “Quei bravi ragazzi” di Martin Scorsese, al fianco di Robert De Niro e Joe Pesci, quest’ultimo vincitore dell’Oscar.

Dopo questo film, Liotta è apparso in moltissimi film degli anni ’90, continuando ad essere impegnato negli anni 2000 con pellicole come “Hannibal” (2001) di Ridley Scott, sequel de “Il silenzio degli innocenti” con Anthony Hopkins; “Blow” (2001) di Ted Demme, con Johnny Depp e Penelope Cruz; Narc; “John Q.” (2002) di Nick Cassavetes, con Denzel Washington; “Identità” (2003) di James Mangold, con John Cusack e Amanda Peet; e tanti altri titoli.

Ultimamente ci aveva emozionato con il ruolo del secondo avvocato del personaggio di Adam Driver in “Storia di un matrimonio” (2019) di Netflix, che ha ottenuto sei nomination all’Oscar tra cui il miglior film, e il prequel de “I Soprano” dal titolo “I molti santi del New Jersey” (2021).

Daniele Romeo

26/05/2022

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