Il film “Your Name” di Makoto Shinkai, uscito nel 2016, ha riscosso un successo straordinario, incassando oltre 400 milioni di dollari a livello mondiale e conquistando il cuore di milioni di fan. Tuttavia, la sua esclusione dalla lista dei candidati agli Oscar 2017 come Miglior film d’animazione ha suscitato molte polemiche. Noritaka Kawaguchi, produttore esecutivo del film, ha recentemente espresso le sue opinioni sulla questione, puntando il dito contro Funimation, il distributore nordamericano, e suggerendo che un diverso approccio distributivo avrebbe potuto cambiare il corso degli eventi. Con il sistema di voto dell’Academy che si è evoluto nel tempo, ci sono segnali che indicano un possibile cambiamento per il futuro del cinema d’animazione giapponese.
La mancata nomination di Your Name e le accuse a Funimation
Nel 2017, “Your Name” era considerato un serio candidato agli Oscar, grazie al suo straordinario successo commerciale e alla sua popolarità. Tuttavia, la sua assenza dalla lista dei candidati ha lasciato molti delusi. Durante un incontro pubblico intitolato “How Far Can Anime Go? CWF’s Global Adventure”, Noritaka Kawaguchi ha rivelato che la scelta di Funimation come distributore potrebbe essere stata un fattore determinante per la mancata nomination. Secondo il produttore, se i diritti fossero stati affidati a Sony Pictures, le possibilità di ricevere una nomination sarebbero state significativamente più alte.
Kawaguchi ha messo in evidenza che Funimation, pur essendo un attore importante nel mercato degli anime negli Stati Uniti, non ha gestito la promozione del film in modo efficace. Ha accennato a “questioni politiche” che potrebbero aver influenzato la decisione dell’Academy, suggerendo che la strategia di distribuzione e promozione non ha raggiunto il suo potenziale. La statuetta per il Miglior film d’animazione andò a “Zootropolis” della Disney, lasciando “Your Name” a bocca asciutta, nonostante le sue credenziali di successo.
Cambiamenti nel sistema di voto dell’Academy
Nonostante il rimpianto per la mancata nomination, ci sono segnali di cambiamento nel panorama degli Oscar. Mie Onishi, consulente del dipartimento esteri di CoMix Wave Films, ha dichiarato che il sistema di voto dell’Academy ha subito una trasformazione significativa negli ultimi anni. Il numero dei votanti è aumentato drasticamente, passando da meno di 1.000 a circa 10.000. Questo ampliamento ha permesso di includere nuove voci e prospettive, rendendo l’Academy più rappresentativa e aperta a opere provenienti da tutto il mondo.
Onishi ha sottolineato che, sebbene negli ultimi dieci anni le vittorie siano state dominate da Disney e Pixar, eventi recenti come la vittoria di “Pinocchio” di Guillermo del Toro nel 2023 e quella de “Il ragazzo e l’airone” di Hayao Miyazaki nel 2024 dimostrano un cambiamento nell’atteggiamento dell’Academy. Questi successi indicano che l’industria è pronta ad accogliere opere di alta qualità, indipendentemente dalla loro origine.
Il futuro del cinema d’animazione giapponese agli Oscar
Con un’Academy che si sta evolvendo e diventando più inclusiva, il futuro per i film d’animazione giapponesi sembra promettente. Makoto Shinkai, uno dei registi più influenti del panorama cinematografico giapponese, potrebbe finalmente ricevere il riconoscimento che merita. La crescente apertura dell’Academy verso opere internazionali e la diversificazione delle voci all’interno del suo sistema di voto potrebbero rappresentare un’opportunità per i film giapponesi di brillare in futuro.
Le recenti vittorie di opere giapponesi agli Oscar potrebbero segnare l’inizio di una nuova era per il cinema d’animazione giapponese. Con la qualità e l’originalità che caratterizzano i lavori di Shinkai, è lecito aspettarsi che i suoi futuri progetti possano finalmente essere apprezzati anche dalla giuria dell’Academy. La speranza è che la prossima edizione degli Oscar possa vedere un film giapponese tra i candidati, portando un nuovo respiro e una nuova prospettiva nel mondo del cinema d’animazione.
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