Wes Anderson ha fatto il suo ritorno al Festival di Cannes per la quarta volta, presentando in anteprima il suo nuovo film intitolato “La Trama Fenicia“. Durante la conferenza stampa, il regista ha affrontato un tema scottante: i dazi proposti dal Presidente Donald Trump sulle importazioni di film e serie TV. Le dichiarazioni di Anderson hanno messo in luce le preoccupazioni del settore cinematografico riguardo a queste misure.
Le dichiarazioni di Wes Anderson sui dazi
Nel corso della conferenza stampa, Wes Anderson ha espresso il suo stupore riguardo alla proposta di una tariffa del 100% sulle importazioni di film. “Le tariffe sono affascinanti. Non ho mai sentito parlare di una tariffa del 100% prima d’ora”, ha affermato il regista, vincitore di un premio Oscar. Anderson ha continuato a riflettere sull’impatto che tali misure potrebbero avere sul settore, domandandosi se ciò significhi che i film possano essere trattenuti alla dogana. La sua curiosità sui dettagli delle nuove tariffe è stata evidente, ma ha anche chiarito di non voler fornire risposte ufficiali in merito.
Questa questione ha suscitato un ampio dibattito tra i professionisti del cinema, con molti che temono che tali dazi possano ostacolare la circolazione dei film americani all’estero. Anderson, con la sua esperienza e la sua visione artistica, ha messo in evidenza le complicazioni che potrebbero derivare da queste politiche commerciali.
La proposta di dazi di Trump e le reazioni del settore
La proposta di Trump prevede una tariffa del 120% sulle produzioni americane girate all’estero che beneficiano di crediti d’imposta. Questa misura ha sollevato preoccupazioni tra i registi presenti al Festival di Cannes, dove, al di fuori di alcuni titoli legati al movimento #MeToo, i dazi sono stati al centro del dibattito. Richard Linklater, regista di “Nouvelle Vague“, ha commentato la situazione, affermando che non crede che tali misure possano essere attuate. “Quel tizio cambia idea 50 volte. Il cinema è la nostra esportazione statunitense numero 1”, ha dichiarato Linklater, sottolineando l’importanza del settore cinematografico per l’economia americana.
Linklater ha girato il suo film a Parigi, seguendo le orme del leggendario Jean-Luc Godard, e ha espresso la sua preoccupazione per l’impatto che i dazi potrebbero avere sulla creatività e sulla libertà di espressione nel cinema. La discussione sui dazi ha quindi messo in luce le tensioni tra l’industria cinematografica e le politiche commerciali del governo.
La trama del nuovo film di Wes Anderson
“La Trama Fenicia” racconta la storia di Zsa-zsa Korda, un industriale europeo bizzarro e corrotto, interpretato da Benicio Del Toro. Korda è ricercato da diversi governi e vive costantemente in fuga dai suoi aguzzini. Al suo fianco ci sono la figlia Leisl, una suora in formazione interpretata da Mia Threapleton, e il suo tutore Bjorn, interpretato da Michael Cera. La trama si sviluppa in un contesto di avventure e intrighi, tipico dello stile di Anderson, che mescola elementi di commedia e dramma.
Il film, prodotto da Focus Features, rappresenta la terza collaborazione tra Anderson e l’etichetta. L’uscita nelle sale italiane è prevista per il 28 maggio. Il personaggio di Del Toro è ispirato a figure reali, tra cui il suocero di Anderson e noti magnati europei come Aristotele Onassis, il che aggiunge un ulteriore strato di complessità alla narrazione.
Con “La Trama Fenicia“, Wes Anderson continua a esplorare temi di corruzione e identità, mantenendo il suo stile distintivo che ha conquistato il pubblico di tutto il mondo.
CONDIVIDI COI TUOI AMICI!