Il tenore Vittorio Grigolo ha espresso il suo dispiacere riguardo alla decisione dei sindacati locali della Fenice di non permettere la registrazione dell’Inno d’Italia con l’Orchestra e il Coro del Teatro La Fenice, prevista per il 2 giugno in Piazza San Marco. Questa data, che coincide con la Festa della Repubblica, rappresenta un momento significativo per il Paese, e Grigolo ha offerto la sua disponibilità a cantare gratuitamente, sottolineando l’importanza di coinvolgere i professionisti del coro.
La situazione attuale e le dichiarazioni di Grigolo
Intervistato dall’Adnkronos, Vittorio Grigolo ha commentato la controversia che si è sviluppata attorno alla proposta di registrazione dell’inno. Il tenore ha dichiarato: “Sono dispiaciuto, è un peccato perché si tratta di Venezia e chi deve brillare deve essere il suo grandissimo Coro”. Grigolo ha evidenziato la necessità di trovare un accordo che permetta di eseguire l’inno, auspicando che il buon senso prevalga nelle trattative. La sua offerta di cantare gratuitamente è un gesto di amore verso il suo Paese e un chiaro segnale della sua disponibilità a contribuire a un evento di grande rilevanza nazionale.
L’importanza dell’inno e il ruolo del Coro del Teatro La Fenice
Il tenore ha sottolineato l’importanza dell’Inno di Mameli, definendolo “motivo di vita e di orgoglio”. Grigolo ha ricordato come il canto italiano sia stato riconosciuto come patrimonio dell’UNESCO, evidenziando il valore culturale e identitario di questa esecuzione. Ha anche menzionato il Sovrintendente Colabianchi, che si trova a dover gestire una situazione complessa, richiedendo diplomazia e capacità di mediazione. Grigolo ha espresso la sua speranza che si possa avviare una trattativa per trovare una soluzione che permetta di includere il Coro del Teatro La Fenice, professionisti di alto livello che meritano di essere messi in risalto.
La posizione di Grigolo e la sua esperienza con il Coro
Essendo un artista freelance, Grigolo ha la libertà di decidere come partecipare a eventi come questo, senza vincoli contrattuali. Ha riconosciuto di essere in una posizione privilegiata, ma ha anche espresso comprensione per le difficoltà che altri potrebbero affrontare. “Non faccio parte di nessun sindacato e non conosco le regole che portano a certe decisioni”, ha affermato, sottolineando la sua volontà di trovare una soluzione che possa soddisfare tutte le parti coinvolte.
Grigolo ha condiviso la sua esperienza positiva con il Coro del Teatro La Fenice, descrivendoli come “grandissimi professionisti” e sottolineando l’importanza di avere la squadra di casa presente in un evento così significativo. “Sarei onorato di farlo con loro”, ha concluso, esprimendo la sua speranza che si possa trovare un accordo che permetta di celebrare l’Italia nel modo più appropriato.
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