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Vittoria Schisano: La Rinascita di un’Attrice Transgender e la Sua Storia di Amore e Famiglia

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Vittoria Schisano, attrice transgender di 47 anni originaria di Pomigliano d’Arco, racconta la sua straordinaria trasformazione e il percorso di accettazione che ha intrapreso dopo il 2014, anno in cui ha iniziato la sua transizione. In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, Schisano condivide momenti significativi della sua vita, dalla sua infanzia alla carriera artistica, fino all’amore che ha trovato con Donato.

La famiglia e il percorso di accettazione

Nata in una famiglia modesta, Vittoria Schisano ricorda con affetto il padre, operaio scomparso, e la madre, che ha rappresentato un importante punto di riferimento. Durante l’intervista, l’attrice rivela che inizialmente sua madre non riusciva a comprendere la sua identità di genere, portando a un conflitto che la portò a allontanarsi da casa per un anno. “Avevo vissuto a metà per troppo tempo”, confessa. Tuttavia, con il passare del tempo, la madre ha chiesto perdono, e Vittoria ha potuto riavvicinarsi a lei. “Essere genitori non è facile”, riflette, esprimendo una parte di sé che fatica a perdonare.

La sua relazione con il padre si è rivelata fondamentale. Vittoria racconta di aver avuto il privilegio di trascorrere gli ultimi anni della vita del padre, coincidenti con i primi due anni della sua nuova esistenza. Quando si è trasferita a Roma a 18 anni per inseguire il sogno di diventare attrice, il suo ritorno a Pomigliano ha portato a un incontro emozionante: “Papà vedendomi pensò che fossi mia sorella. Non mi riconobbe. ‘Rosaria’, esclamò. ‘No papà, sono Vittoria‘. ‘Quanto sei bella’, disse. È stato il regalo più emozionante che potessi ricevere”.

La carriera e il riconoscimento professionale

Vittoria Schisano ha iniziato la sua carriera nel 1998, lavorando con Lando Buzzanca. Recentemente, ha recitato nella serie “La vita che volevi“, disponibile su Netflix dal 29 maggio, per la quale riceverà il Nastro d’Argento. “Il titolo mi rispecchia”, afferma, sottolineando l’importanza di questo progetto. La serie è stata girata a Lecce, una città che ha colpito profondamente l’attrice, tanto da decidere di trasferirsi lì con Donato, il suo compagno.

Per mantenersi a Roma, Vittoria ha svolto vari lavori, tra cui gelataia e cameriera, esperienze che ha trovato divertenti e gratificanti. “Ero brava a fare le vetrine”, ricorda con un sorriso. Tuttavia, la sua carriera non è stata priva di sfide. Parlando del suo passato, Vittoria riflette su come, prima della transizione, interpretava ruoli maschili e ora desidera essere vista per il suo talento, non solo come una figura transgender. “Giovanni Veronesi mi ha detto che sono sottovalutata e dovrei competere con le colleghe”, racconta, esprimendo la speranza che il suo potenziale venga riconosciuto.

L’operazione e la consapevolezza personale

Vittoria Schisano condivide la sua esperienza riguardo all’operazione di transizione, descrivendola come un atto “incosciente e ingenuo”. Crede che avrebbe dovuto iniziare con le cure ormonali prima della rettificazione degli organi. “Mi faceva schifo il pene, non volevo guardarmi allo specchio”, ammette, rivelando la lotta interiore che ha affrontato. Sul set di “Canepazzo“, ha deciso di affermare la sua vera identità, lasciando alle spalle il passato. “È come uno tsunami: quando arriva, o affoghi oppure nuoti con tutte le forze e ti metti in salvo”, spiega, evidenziando la forza necessaria per affrontare la transizione.

L’amore con Donato: una storia di incontro e crescita

La storia d’amore tra Vittoria e Donato è iniziata otto anni fa, durante la presentazione del primo libro dell’attrice, “La Vittoria che nessuno sa“. “Non sapeva chi fossi”, racconta, descrivendo come il corteggiamento di Donato sia stato intenso e sincero. La loro intimità è arrivata dopo due mesi di conoscenza, un momento significativo per Vittoria, che aveva affrontato l’intervento due anni prima. “Essere vergini a 30 anni è diverso che a 15”, sottolinea, evidenziando l’importanza e il valore delle esperienze condivise.

La storia di Vittoria Schisano è un esempio di resilienza e autenticità, un viaggio che continua a ispirare chiunque si trovi a combattere per la propria identità e felicità.

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Fede Petrini

Fede Petrini

Sono Fede Petrini, laureato in lingue e amante del mondo dello spettacolo. Mi appassionano gossip, programmi TV, cinema e serie TV, che esploro con entusiasmo e curiosità.

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