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Une enfance – Recensione

  • Regia: Philippe Claudel
  • Cast: Angelica Sarre, Pierre de Ladonchamps, Jules Gauzelin, Patrick d’Assumçao, Alexi Mathieu
  • Genere: Drammatico
  • Durata 100 minuti
  • Produzione: Francia 2015

“Une enfance”: La perdita dell’innocenza di un ragazzino francese in una lunga estate solitaria

Une-enfanceÈ una storia dura senza speranza quella raccontata da Philippe Claudel in “Une enfance”, film in concorso per la sezione “Alice nella città” della Festa del Cinema di Roma. Ne sono protagonisti un ragazzino francese di tredici anni, Jimmy, e il suo fratellino, Kevin. Figli di due padri diversi, vivono insieme a una madre giovane e borderline e al suo nuovo compagno.

Il regista e scrittore Philippe Claudel ha una lunga esperienza come insegnante nelle carceri e l’esperienza traspare chiaramente dal suo film. Il background in cui crescono Jimmy e Kevin è durissimo e li fa sviluppare molto velocemente, privandoli della loro infanzia. Il film è un lungo viaggio nel percorso di formazione dei due piccoli.

Priss, la loro giovane madre, è persa tra le droghe ed è plagiata dal suo violento compagno, Duke. Fonti di sostegno di Jimmy e Kevin sono solo la loro amorevole nonna e un professore, che intuisce i loro problemi.

“Une enfance”: grigi paesaggi industriali come location di una storia che somiglia a quelle raccontate dai Dardenne

La regia non lascia nulla all’immaginazione dello spettatore – compresi i dettagli più crudi – ma non giudica mai. La narrazione della storia da parte del regista cerca di essere oggettiva, c’è qualcosa in questo film dei fratelli Dardenne da una parte e di Ken Loach dall’altra. Qui però lo stile è meno rigoroso e il film soffre di qualche passaggio di troppo che si poteva evitare. Tuttavia, gli attori si muovono bene nel contesto in cui sono stati piazzati e sono indovinati nella spartizione dei ruoli.

È perfetta per il ruolo Angelica Sarre/Priss, una giovane ragazza dalla bellezza sfiorita prematuramente, compagna del violento Duke (Pierre Deladonchamps). Bucano lo schermo e colpiscono al cuore le interpretazioni di Alexi Mathieu/Jimmy e del tenero Kevin/Jules Gauzelin per un film che racconta molto bene il tempo dell’infanzia perduta.

Ivana Faranda

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