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Una storia d’amore e di desiderio: la regista presenta il film alla stampa

“Una storia d’amore e di desiderio”, diretto da Leyla Bouzid con nel cast Sami Outalbali e Zbeida Belhajamor, è stato presentato alla stampa alla presenza, in video-conferenza, della regista, già autrice di “Appena apro gli occhi – Canto per la libertà”, che con il suo secondo lungometraggio torna a parlare di identità e libertà.

“Una storia d’amore e di desiderio” e la letteratura araba

Una storia d'amore e di desiderio

Al centro di “Una storia d’amore e di desiderio” una vera e propria storia d’amore, raccontata attraverso la letteratura araba, una letteratura erotica e raramente rappresentata. I protagonisti sono infatti simboli di moderno e antico, cultura progressista e conservatrice.  “Ahmed, il protagonista, scopre una ragazza che viene dalla Tunisia, più moderna e aperta di lui”, ha dichiarato la regista. “Ahmed è un immigrato di seconda generazione ed è molto più chiuso di lei. Noi vediamo spesso la cultura araba attraverso alcuni avvenimenti, ma la vera radice araba è più ricca di quella chiusa e conservatrice che si è abituati a conoscere. Oggi soprattuto la cultura giovanile araba è più vivace, e Farah ne è il simbolo”. Leyla Bouzid, come Farah, ha lasciato la Tunisia a 18 anni per andare a studiare in Francia, e ha raccontato di come non ci sia stata un’ispirazione diretta per la storia, che però ha dei legami con ciò che ha visto nella sua vita e nella sua cultura.

Ha infatti sottolineato come sia stato inevitabile uno studio e un’osservazione attenti del mondo arabo. “Sono cresciuta in Tunisia, in Tunisia sono andata al liceo. Layla e Majnun sono i Romeo e Giuletta della letteratura araba, quando Layla va da Majnun, lui la rifiuta per non distaccarsi dalla sua poesia, da quei grandi classici della letteratura medievale araba. Io stessa ho scoperto tutti quei manuali e volumi dei quali non ne sapevo l’esistenza. In ‘Una storia d’amore e di desiderio’ c’è tutta quella letteratura erotica che a livello popolare e liceale non si conosce”, ha raccontato la regista. La letteratura erotica araba è infatti il punto di partenza della pellicola, l’inizio della scoperta per Ahmed e l’incontro di Farah con il complesso rapporto che Ahmed ha con la sessualità, un rapporto che ribalta quelle differenze di genere ancora oggi esistenti.

Protagonisti simbolo di amore e desiderio

Una storia d'amore e di desiderio

Il latente retaggio culturale del protagonista è una delle tante motivazioni che costruiscono questo rapporto che non può definirsi conflittuale, ma sicuramente complesso, tra Ahmed e la sessualità. “Ahmed doveva avere la forza aggressiva delle banlieue francesi, ma anche la sensualità espressiva propria del personaggio. Con l’attore Sami Outalbali abbiamo lavorato molto sul carattere timido di Ahmed nei confronti della sessualità”, ha continuato la regista. “Il personaggio di Ahmed è complesso, così come lo sono le varie ragioni del suo comportamento. Il film non vuole dare una spiegazione, c’è qualcosa di personale, dalla depressione di suo padre, una figura che non trasmette loro più valori, al suo quartiere, dove non esistono ragazze come Farah”.

“Una storia d’amore e di desiderio” non è infatti solo racconto, ma anche uno spaccato di vita, di quel momento di post adolescenza in cui ci si sente liberi di essere se stessi, abbattendo ostacoli che sono dentro di sé, fidandosi e dandosi all’altro, e che il film rappresenta alla base di un rapporto d’amore. La regista ha anche raccontato il lavoro fatto con gli attori. “Sami Outalbali recita da quando era bambino e di recente ha partecipato alla serie tv ‘Sex Education’, mentre per Zbeida Belhajamor era la prima volta sullo schermo. Quando si sono conosciuti ho visto un’alchimia e una chimica che poteva portare a quel lavoro artistico che serviva per il film. Ho fatto fare a loro tutte le esercitazioni insieme, anche le prove che spesso si fanno da soli, ho voluto che le facessero insieme e questo ha cambiato e migliorato il loro rapporto, costruendo ciò che cercavo nella storia”, ha poi concluso la Bouzid.

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