L’Universo Cinematografico Marvel si appresta a concludere la sua Fase 5 con l’uscita di “Thunderbolts”, un film che si propone di rielaborare i fondamenti del supereroismo sul grande schermo. Questa scelta, pur essendo audace, mira a riflettere i cambiamenti avvenuti nel panorama cinematografico e nella società, ponendo interrogativi sul futuro dei supereroi e sulla loro rilevanza nel contesto attuale.
La nascita del supereroismo moderno
Il fenomeno del supereroismo al cinema ha preso piede nel 2012 con “The Avengers”, un film che ha segnato un punto di svolta per il genere, consolidando la popolarità di un franchise che ha dominato il box office per quasi un decennio. Sebbene il percorso narrativo dell’MCU sia iniziato nel 2008 con “Iron Man”, è stato solo con il primo grande evento crossover che il pubblico ha potuto apprezzare appieno la potenza narrativa e visiva di questo universo condiviso. “The Avengers” ha creato un nuovo immaginario, rappresentando valori e ideali con cui il pubblico si è identificato, un legame che oggi sembra essersi affievolito.
Thunderbolts: un tentativo di rinascita
“Thunderbolts” si presenta come un tentativo di riprendere il discorso interrotto, cercando di ricostruire un legame con il pubblico attraverso una narrazione che si rifà esplicitamente a quella di “The Avengers”. Tuttavia, questo approccio comporta rischi significativi, in quanto si scontra con la realtà di un mondo e di un pubblico che sono cambiati nel corso degli anni. La sfida principale per i creatori del film è quella di intercettare un nuovo tipo di supereroismo, capace di rispondere alle esigenze e alle aspettative del pubblico contemporaneo.
La direzione dell’MCU dopo Avengers: Endgame
Dopo il successo di “Avengers: Endgame”, la Casa delle Idee ha dovuto affrontare la necessità di rinnovarsi e di esplorare nuove direzioni narrative. Il progetto del multiverso, sebbene ambizioso, ha mostrato delle difficoltà nel trovare un percorso chiaro per il futuro. Inizialmente concepito come un modo per espandere le possibilità narrative, il multiverso ha spesso portato a risultati superficiali, privi di una vera sostanza. Tuttavia, l’arrivo di “Deadpool & Wolverine” ha segnato un cambiamento, suggerendo che ci sono ancora strade da percorrere e storie da raccontare.
Thunderbolts: un film di chiusura e di introspezione
“Thunderbolts”, diretto da Jake Schreier, si propone di chiudere la Fase 5 dell’MCU affrontando il passato e rielaborando la struttura narrativa di “The Avengers”. Tuttavia, a differenza del film del 2012, questa pellicola si concentra su una lotta interna, piuttosto che su conflitti esterni. La narrazione si allontana dall’epica battaglia contro forze cosmiche, per esplorare le sfide personali e le fragilità dei suoi protagonisti. Questo cambiamento di prospettiva riflette una consapevolezza del fatto che il supereroismo tradizionale non risuona più con il pubblico odierno, richiedendo una nuova forma di narrazione.
I nuovi eroi e il futuro del supereroismo
In “Thunderbolts”, la presenza di personaggi controversi come Sentry/Void rappresenta una riflessione sulla dualità del supereroismo. Sentry è il supereroe più potente della Terra, ma anche il più vulnerabile, simbolo di una gloria passata che non può essere recuperata. Attorno a lui si sviluppa una nuova generazione di supereroi, che rappresentano le sfide e le complessità del mondo contemporaneo. Questi nuovi protagonisti, spesso considerati emarginati o villain, potrebbero rappresentare il futuro del supereroismo, offrendo una visione più sfumata e realistica delle figure eroiche.
Con “Thunderbolts”, l’MCU si prepara a scrivere un nuovo capitolo nella sua storia, affrontando il vuoto lasciato dal passato e cercando di definire cosa significhi essere un eroe nel mondo di oggi. La pellicola non solo chiude un ciclo, ma apre anche la strada a nuove narrazioni, invitando il pubblico a riflettere su chi siano realmente i nuovi Vendicatori e quale sia il loro posto in un universo in continua evoluzione.
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