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The Last of Us: I Mostri Mancanti e le Loro Origini Nella Serie HBO

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La serie “The Last of Us”, prodotta da HBO, ha catturato l’attenzione del pubblico con la sua narrazione avvincente e i personaggi ben sviluppati. Tuttavia, nonostante la varietà di infetti presentati, ci sono ancora alcune creature iconiche che non sono state introdotte. Questo articolo esplora i due principali tipi di infetti assenti finora, analizzando le loro caratteristiche e il contesto narrativo in cui potrebbero apparire.

Gli shambler: Una variante temibile

Tra le creature che i fan della serie attendono con ansia ci sono gli shambler, una variante del bloater. Questi infetti si sono sviluppati in particolare nell’area di Seattle, dove l’elevata umidità e le frequenti piogge hanno favorito la loro evoluzione. A differenza del bloater, che è noto per la sua aggressività, lo shambler presenta un comportamento leggermente più contenuto, ma non per questo meno pericoloso.

La caratteristica distintiva degli shambler è la grande sacca fungina situata sulla parte superiore del corpo, che conferisce loro un aspetto gobboso. Questa sacca non è solo un elemento estetico, ma rappresenta anche una minaccia: quando lo shambler è in procinto di morire, esplode, rilasciando una nube letale di spore. Questo comportamento rende gli shambler una sfida unica per i protagonisti, poiché non solo devono affrontare la forza fisica dell’infetto, ma anche il rischio di essere contaminati dalle spore.

Nella serie, gli shambler fanno la loro prima apparizione durante una sequenza in metropolitana, un momento che ha già trovato spazio nella narrazione, ma senza includere questa particolare categoria di infetti. La loro introduzione potrebbe avvenire in una futura stagione, aggiungendo un ulteriore livello di tensione e pericolo alla storia.

Il re dei ratti: Un boss unico

Un altro infetto che i fan sperano di vedere è il re dei ratti, una creatura che si distingue per la sua unicità e complessità. Questo infetto appare in “The Last of Us Parte 2” come un boss da affrontare nei panni di Abby. La sua origine è affascinante: si è sviluppato nei sotterranei di un ospedale a Seattle, dove ha trascorso ben venti anni in isolamento. Questa lunga permanenza nel sottosuolo ha portato alla sua trasformazione in un’entità mostruosa, caratterizzata da una massa enorme e da un aspetto inquietante.

Il re dei ratti è composto da diversi infetti uniti in un’unica creatura, il che lo rende visivamente impressionante e temibile. La sua presenza rappresenta una sfida significativa per i giocatori, non solo per la forza fisica, ma anche per la strategia necessaria per affrontarlo. La sua introduzione nella serie potrebbe avvenire nella terza stagione, in concomitanza con un possibile spostamento del focus narrativo sul personaggio di Abby.

Aspettative per il futuro

Con l’evoluzione della trama e l’introduzione di nuovi personaggi, è probabile che la serie “The Last of Us” riservi sorprese per i suoi spettatori. Gli shambler e il re dei ratti rappresentano due opportunità per arricchire ulteriormente l’universo narrativo, portando nuove sfide e dinamiche. Gli autori potrebbero decidere di introdurre questi infetti in modo strategico, creando momenti di suspense e tensione che caratterizzano la serie.

La presenza di queste creature non solo aumenterebbe il livello di pericolo, ma contribuirebbe anche a esplorare ulteriormente i temi della sopravvivenza e della lotta contro l’ignoto. Con l’attesa per la prossima stagione, i fan possono solo immaginare come questi infetti si integreranno nella storia e quali nuove avventure attenderanno i protagonisti.

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Lori Menea

Lori Menea

Sono Lori Menea, attrice amatoriale e laureata presso l'Accademia di Belle Arti. Amo la musica classica e il mondo dello spettacolo, esplorando gossip, serie TV, film e programmi televisivi con passione e creatività.

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