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The Last of Us 3: Le scelte narrative di Craig Mazin e Neil Druckmann sul finale di The Last of Us 2

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La serie “The Last of Us” ha catturato l’attenzione del pubblico, non solo per la sua trama avvincente ma anche per le scelte artistiche dei suoi creatori. Craig Mazin e Neil Druckmann, co-creatori della serie, sono attualmente impegnati a riflettere sulle implicazioni del finale di “The Last of Us 2” e su come queste influenzeranno il futuro della saga, in particolare il ruolo di Abby nel terzo capitolo.

Il confronto tra il finale del gioco e la serie

Nel corso di un’intervista con The Hollywood Reporter, Craig Mazin ha approfondito le differenze significative tra la scena dell’ospedale nell’ultimo episodio della serie e quella presente nel videogioco “The Last of Us: Parte 2“. La scena, cruciale per lo sviluppo della trama, ha subito modifiche sostanziali per adattarsi meglio al formato live-action. Mazin ha sottolineato che la rappresentazione fisica dei personaggi ha giocato un ruolo fondamentale nelle scelte narrative.

Nel videogioco, Ellie affronta Owen e Mel in un combattimento che culmina con la scoperta della gravidanza di Mel solo dopo la sua morte. Tuttavia, Mazin ha ritenuto che questo approccio non fosse praticabile per la serie. La differenza di statura e presenza fisica tra Bella Ramsey, che interpreta Ellie, e Spencer Lord, che interpreta Owen, ha portato a una revisione della scena. Mazin ha spiegato che una lotta diretta tra Ellie e Owen, come avviene nel gioco, non sarebbe stata credibile.

Questa considerazione ha portato a una rielaborazione della scena, in cui Ellie non è motivata a uccidere Owen e Mel, ma è focalizzata esclusivamente su Abby. Questa scelta narrativa ha reso la scena ancora più intensa e brutale, secondo Mazin, il quale ha voluto enfatizzare la determinazione di Ellie nel suo obiettivo finale.

Le promesse per il futuro della serie

Con l’attenzione rivolta a “The Last of Us 3“, Mazin e Druckmann hanno assicurato ai fan che il prossimo capitolo risponderà a molte delle domande rimaste aperte dalla seconda stagione. La volontà di continuare a esplorare le complessità emotive e morali dei personaggi è evidente, e gli autori intendono mantenere il legame con gli eventi del videogioco originale.

La narrazione di “The Last of Us” è nota per la sua profondità e per la capacità di affrontare temi complessi come la vendetta, la perdita e la redenzione. Con il terzo capitolo, i creatori si propongono di continuare su questa strada, approfondendo ulteriormente le dinamiche tra i personaggi e le conseguenze delle loro azioni.

In questo contesto, la figura di Abby sarà centrale, e il modo in cui verrà sviluppata potrebbe influenzare notevolmente la percezione del pubblico. La serie ha già dimostrato di saper affrontare le sfide narrative con coraggio, e le aspettative per il futuro sono alte.

Con l’evoluzione della trama e la crescita dei personaggi, “The Last of Us 3” promette di essere un capitolo cruciale per la saga, mantenendo viva l’attenzione dei fan e continuando a esplorare le sfide umane in un mondo post-apocalittico.

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Lori Menea

Lori Menea

Sono Lori Menea, attrice amatoriale e laureata presso l'Accademia di Belle Arti. Amo la musica classica e il mondo dello spettacolo, esplorando gossip, serie TV, film e programmi televisivi con passione e creatività.

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