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The electric state su Netflix: recensione critica e prospettive dei Russo in Marvel

Il nuovo colossal The Electric State dei fratelli Russo, in uscita su Netflix il 14 marzo, ha deluso le aspettative nonostante la partecipazione di star come Chris Pratt e Millie Bobby Brown, raccogliendo valutazioni estremamente basse sia su Rotten Tomatoes (21%) sia su Metacritic (32%). La pellicola, attesa con entusiasmo da molti fan, ha invece incontrato una forte critica per una realizzazione povera e un potenziale mal sfruttato.

The electric state su Netflix: recensione critica e prospettive dei Russo in Marvel

Jonathan Sim di ComingSoon ha definito il film “deludente per via del potenziale mal sfruttato. Il film non sfrutta adeguatamente la sua ambientazione né fa uso delle relazioni tra i personaggi come fonte di dramma”. Anche David Rooney dell’Hollywood Reporter osserva che “la regia dei fratelli Russo non sembra un vero film. Non è né divertente né emozionante. Come tanti titoli originali in streaming, The Electric State sembra più un’imitazione che un vero film”. Peter Bradshaw del Guardian ha sottolineato l’assenza di originalità, affermando: “Non c’è anima, nessuna originalità, solo un grande cuneo multicolore di contenuti digitali”. Inoltre, Kristy Puchko di Mashable ha criticato la pellicola definendola “spazzatura” e commentando: “È così stupido e cacofonico che sono ancora arrabbiata per la sua esistenza“.

Ritorno Provvidenziale dei Russo in Marvel

Il contesto di queste recensioni critiche si inserisce in un percorso segnato da successi e insuccessi: dopo aver diretto film di grande impatto come Captain America: The Winter Soldier e Avengers: Infinity War, i fratelli Russo hanno siglato un accordo con Netflix per produrre film d’azione ad alto budget con grandi star, tra cui appunto The Electric State. Tuttavia, il film, con un budget superiore a 300 milioni di dollari, si è rivelato ipercostante e privo di anima, posizionandosi tra le produzioni più costose mai realizzate.

Il ritorno dei fratelli Russo al MCU, alla guida di nuovi capitoli della saga degli Avengers come Doomsday e Secret Wars, appare quasi provvidenziale. Si spera che il passaggio alla Marvel permetta loro di riconquistare il plauso della critica e l’apprezzamento del pubblico, ritornando sulla via del successo con una regia in grado di valorizzare veramente il potenziale creativo dei loro progetti.

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Luigi Gigli

Luigi Gigli

Sono Luigi Gigli, critico d'arte, scenografo e amante del mondo dello spettacolo. Mi appassiona tutto ciò che ruota intorno a gossip, serie TV, film e programmi televisivi. Con il mio background in video editing e scenografia, analizzo e racconto con uno sguardo unico le tendenze e i dietro le quinte di questo affascinante universo.

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