Con l’uscita della terza stagione di Squid Game su Netflix, avvenuta il 27 giugno, la serie ha raggiunto un punto cruciale. Gli episodi finali non solo offrono una conclusione per i personaggi principali, ma lasciano anche aperta la possibilità di una continuazione, suggerita da un cameo inaspettato. Questo articolo esplora i dettagli del finale e le potenziali direzioni future della serie, avvertendo i lettori che seguiranno sostanziali spoiler.
I momenti salienti del finale di Squid Game 3
Nell’episodio conclusivo, il secondo round del gioco finale vede protagonisti Gi-hun, Myung-gi e la neonata figlia di Kim Jun-hee. La tensione cresce quando Myung-gi propone di sacrificare la bambina, una scelta che Gi-hun rifiuta con fermezza. Questo porta a un violento scontro tra i due, culminando nella morte di Myung-gi. Gi-hun, in un atto disperato, decide di togliersi la vita per salvare la neonata, lanciandosi dalla torre circolare. Prima di compiere il gesto estremo, si rivolge al Front Man con una frase che rimane incompleta ma carica di significato: «Non siamo cavalli. Siamo esseri umani. E gli esseri umani sono…».
Di fronte al corpo della bambina, il Front Man mostra un attimo di pietà e decide di risparmiarla. Nel frattempo, Jun-ho riesce a infiltrarsi nell’isola dove si svolgono i giochi, con l’intenzione di affrontare suo fratello. Tuttavia, il fratello ha già attivato un piano di evacuazione che prevede l’esplosione di un ordigno per distruggere l’isola prima dell’arrivo delle autorità. Nonostante il caos, Jun-ho e No-eul riescono a salvarsi.
Un salto temporale e nuovi sviluppi
L’episodio compie un salto temporale di sei mesi, portando i telespettatori a ritrovare No-eul, che riceve notizie di sua figlia, la quale potrebbe essere fuggita dalla Corea del Nord verso la Cina. No-eul si dirige quindi all’aeroporto, sperando di riunirsi con la bambina, ma il suo destino rimane incerto. Nel frattempo, Jun-ho torna a casa e scopre una sorpresa inaspettata: la neonata, sopravvissuta ai giochi, insieme al denaro vinto, che il Front Man ha deciso di affidargli.
In un altro momento cruciale, il Front Man visita la figlia di Gi-hun a Los Angeles per informarla della morte del padre e consegnarle la sua tuta e il premio in denaro della vittoria di Gi-hun. In una scena che richiama il primo episodio, il Front Man osserva una reclutatrice statunitense, interpretata da Cate Blanchett, mentre gioca a ddakji con un uomo, suggerendo che i giochi potrebbero essersi diffusi oltre i confini della Corea del Sud.
Possibili sviluppi futuri e il cameo di Cate Blanchett
L’apparizione del personaggio interpretato da Cate Blanchett potrebbe rappresentare un importante indizio per il futuro della serie. Questo personaggio è visto come il corrispettivo statunitense del reclutatore sudcoreano, interpretato da Gong Yoo, che ha fatto la sua prima apparizione nella prima stagione. L’idea che i giochi possano essere terminati in Corea ma continuare in altri Paesi apre a nuove possibilità narrative.
Sebbene non ci siano conferme ufficiali, ci sono voci che suggeriscono la creazione di uno spin-off ambientato negli Stati Uniti, con David Fincher potenzialmente coinvolto nel progetto. Il creatore della serie, Hwang Dong-hyuk, ha smentito alcune speculazioni, ma ha anche espresso la sua disponibilità a lavorare su una possibile continuazione della storia, sia come autore che come consulente per un eventuale spin-off.
Netflix sembra riluttante a chiudere definitivamente un progetto così redditizio, e la presenza di un’attrice di fama come Cate Blanchett potrebbe essere un segnale forte della volontà di espandere l’universo di Squid Game. Con la serie che ha già catturato l’attenzione globale, le prospettive future sembrano promettenti, lasciando i fan in attesa di ulteriori sviluppi.
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